Berlusconi/Fini

Letto il virgolettato, pare che, in materia di immigrazione, nulla sia cambiato. Osservando e analizzando il problema, mi pare che una soluzione non stia a cuore a nessuno, né al governo né, tanto meno, all’opposizione. Certi “patrioti” fomentati da furbi politici, asseriscono che l’immigrato sia fonte e causa di tutti i mali nazionali, proponendo la reclusione e/o il rimpatrio di tutti gli stranieri. Altri, “estremisti tolleranti”, affermano che dovremo accettare incondizionatamente tutti, fornendo loro ogni tipo di assistenza.
Personalmente non mi identifico in nessuno dei due schieramenti. O meglio, accetto volentieri chiunque voglia entrare in Italia e lo faccia rispettando in pieno le nostre leggi. Il rispetto delle norme, deve essere un dovere per tutti, anche per coloro che pensano che l’Italia sia una loro proprietà. Infatti, i recenti (e purtroppo, passati) fatti di cronaca ci mostrano un’immagine dell’italiano poco propenso all’osservazione e delle leggi e votato alla furbizia. Inveire contro l’immigrato, tenendo contemporaneamente la tangente in tasca, non mi sembra il massimo della decenza.

In relazione alla questione intercettazioni… beh, chi afferma che siamo tutti intercettati, lo fa in assoluta malafede. L’autorità giudiziaria (unica che può autorizzare e/o disporre le intercettazioni) non metterebbe sotto controllo, in maniera inopportuna, il telefono dell’uomo qualunque. Il g.i.p. (giudice per le indagini preliminari), fungendo da organo di controllo, non convaliderebbe le intercettazioni se non ve ne fosse motivo. Quindi, visto questa sorta di doppio controllo, appare quantomeno assurdo affermare che persone senza colpe possano essere intercettate.
Questi signori, anziché cercare di convincerci che lo fanno per il nostro bene, potrebbero avere il buon senso di ammettere di essere infastiditi per essere stati beccati con le dita nel vasetto della marmellata.