Un ex vescovo cattolico norvegese di origini tedesche, Georg Mueller, ha riconosciuto di aver abusato sessualmente un minorenne una ventina di anni fa. Lo ha annunciato la Chiesa cattolica norvegese in un comunicato. "La Chiesa cattolica in Norvegia è sotto shock dopo che è stato rivelato che l'ex vescovo Mueller di Trondheim ha riconosciuto di essere colpevole di abusi sessuali su un minorenne e ha ammesso che era la ragione del suo allontanamento dall'incarico l'anno precedente", ha scritto in una nota.
Il Vaticano ha confermato le accuse di pedofilia al vescovo norvegese e ha sottolineato che la questione fu affrontata "con rapidità" e le sue
dimissioni accettate "tempestivamente" dal Papa. "Confermo le informazioni date nel comunicato dell`amministratore apostolico di Trondheim (Norvegia), Bernd Eidsvig, circa l`ex-vescovo di Trondheim, monsignor Georg Mueller, vescovo della diocesi fra il 1997 e il 2009. La vicenda riguarda un caso di abuso sessuale di un minore dell`inizio degli anni 90, venuto a conoscenza delle autorità ecclesiastiche nel gennaio del 2009. La questione fu affrontata ed esaminata con rapidità tramite la Nunziatura di Stoccolma, per mandato della Congregazione per la dottrina della fede. Nel maggio 2009 il
vescovo presentò le dimissioni, che - ha sottolineato padre Lombardi - vennero tempestivamente accettate dal Santo Padre, e in giugno lasciò la diocesi. Si sottopose a un periodo di terapia e non svolge più attività pastorale. Dal punto di vista delle leggi civili il caso era prescritto. La vittima, oggi maggiorenne - ha concluso il portavoce vaticano - ha finora sempre chiesto di rimanere anonima".
Georg Mueller, 58 anni e nato nei pressi di Treviri in Germania, rinunciò lo scorso anno all'incarico di vescovo di Trondheim, ufficialmente per incompabilità di lavoro. Secondo il quotidiano norvegese Adresseavisen, che ha rivelato la vicenda, i fatti si sono svolti circa vent'anni fa mentre Mueller era sacerdote a Trondheim. La vittima, all'epoca un bambino del coro, oggi un uomo sulla trentina, ha beneficiato di un risarcimento della Chiesa.
Ieri sul tema delle accuse di pedofilia rivolte a membri della Chiesa il cardinale Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, aveva alzato la voce: "E' ormai un contrasto culturale: il Papa incarna verità morali che non sono accettate e così le mancanze e gli errori di sacerdoti sono usate come armi contro la Chiesa. Dietro gli ingiusti attacchi al Papa - ha sottolineato Sodano in in una intervista all'Osservatore Romano- ci sono visioni della famiglia e della vita contrarie al Vangelo. Ora contro la Chiesa viene brandita l'accusa della pedofilia. Prima ci sono state le battaglie del modernismo contro Pio X, poi l'offensiva contro Pio XII per il suo comportamento durante l'ultimo conflitto mondiale e infine quella contro Paolo VI per l'Humanae vitae".