Sanaa come Hina

La Prima sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per il padre di Hina, Mohammed Saleem accusato di aver ucciso la figlia a Sarezzo (Brescia) l'11 agosto 2006 nella propria abitazione perchè la ragazza voleva condurre uno stile di vita occidentale diverso dalle tradizioni della famiglia pachistana. Confermate anche le condanne a 17 anni nei confronti dei cognati di Hina, Khalid Mahmood e Zahid Mahmood, che al momento dell'omicidio si trovavano in casa e avrebbero aiutato il padre a compiere il delitto.





Sanaa

Citazione :

Il gup del Tribunale di Pordenone ha condannato all'ergastolo, con rito abbreviato, El Kataoui Dafani, il padre di Sanaa Dafani, la giovane uccisa il 15 settembre del 2009 per la sua relazione con un ragazzo italiano. Secondo il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano "la condanna non vale certamente a far tornare in vita una ragazza sgozzata in nome di una male intesa giurisdizione domestica violenta esercitata in nome di un altrettanto male inteso condizionamento religioso".
"Serve invece a riaffermare il principio che in Italia nessuna lesione ai diritti fondamentali, e quello alla vita è il primo di essi, può conoscere tolleranza o comprensione, neanche parziali. Tale riaffermazione deve avvenire quotidianamente sia nell'azione del governo centrale e dei governi del territorio (il lavoro del Comitato per l'Islam italiano al Ministero dell'Interno va in tale direzione) sia - conclude Mantovano - nella risposta giudiziaria contro inaccettabili soprusi".
14 giugno 2010

Il padre

Sì Jul ,l'ho postati perchè in entrambi i casi la giustizia italiana è stata sollecita e non ha giustificato gli assassini per la loro "cultura".

Ma un'altra riflessione la voglio fare....perchè mi viene spontaneo pensare che anche nella nostra "cultura",non molti anni fa c'era il cosiddetto delitto d'onore.

sì giustizia è fatta, ma come si può uccidere una figlia per queste cose? è terribile. Anch'io resto a guardare questi meravigliosi sorrisi pieni di giovine bellezza e di spensierata speranza.

E' vero Al anche da noi c'è stato quel reato: il delitto d'onore, figlio dell'ignoranza e di usi e costumi assurdi.

togliere la vita è di per se una cosa mostruosa. come ha evidenziato amelie, toglierla ad una figlia è qualcosa di indefinibile, non ho parole.

come si fa a uccidere una figlia così? ed è un motivo l'amore o la voglia di vivere?se non si è dìaccordo si può non parlarsi più, non uccidere