Come mi aspettavo, il discorso sull'inno si è esteso ed ha interessato il sentimento di appartenenza ad un popolo.
Molto bene !
Ciascuno ha espresso le proprie opinioni e le posizioni di tutti sono chiare.
Mi permetto di fare alcune osservazioni, e vista la mia età, spero le consideriate con benevolenza.
Per prima cosa ritengo che sentirsi appartenenti ad un popolo o nazione non abbia nessuna attinenza con idee bellicose e non chiude la porta a sentimenti di amicizia e fratellanza con altri popoli.
I più attivi politici europeisti in effetti hanno anche amato le rispettive nazioni di origine. Per fare un paragone si può amare la propria famiglia e contemporaneamente la città natale.
Il sentimento nazionale ovvero l'orgoglio di appartenere ad un popolo aiuta a vivere meglio le avversità quotidiane.
Il nichilismo è estremamente negativo, perchè la sua meta è il nulla. I grandi pensatori progressisti lo hanno rifiutato in blocco.
Il giudizio storico imparziale su certi avvenimenti non è possibile se non è trascorso tempo sufficiente per sopire sentimenti di avversione o di lode. Ancora oggi il giudizio sul Risorgimento è inquinato da rancori, falsità ed errori di interpretazione.
Un grande pensatore straniero ha detto dell'Italia: " In Italia ci sono state guerre, pestilenze e ogni tipo di malanni ed è nato il Rinascimento, in Svizzera con mille anni di pace hanno inventato l'orologio a cucù" .
Io sono orgoglioso di essere italiano nonostante il fatto che molti miei compatrioti sono gentaglia e di conseguenza, grazie alle nostre leggi e abitudini, diventano ricchi e potenti e qualcuno anche fa carriera politica. In certi paesi soarebbero puniti severamente, nella Cina di Mao anche troppo, negli USA con centinaia di anni di galera, da noi diventano ministri e anche di più.
Nonostante tutto questo io amo l'Italia e gli Italiani e tutto quanto rappresenta la Nazione, inno, bandiera, ecc.
Con amicizia