Le mie pellicole

"Gli amori impossibili sono quelli che durano per sempre" dice Scamarcio alla Grimaudo che, squadrandolo per bene da dietro quello sprofondo di nero dei suoi occhi, gli risponde "che fregatura..." Ozpetek torna a toccare le corde vibranti dello sconvolgimento dell'armonia familiare: gli uomini non vedono ciò che le donne sentono, così che l'omosessualità dei due fratelli, già nota alla sorella così come intuita da madri, nonne e cameriere è invece una dura scoperta per il padre e per i due stessi fratelli, divisi dalla vita quanto uniti dalla nuova consapevolezza reciproca scaturita dal voler gridare al mondo la propria condizione.
Un cast di attori discreto, Ilaria Occhini la nonna, perfetto Ennio Fantastichini il padre, per seguire con Preziosi, Scamarcio e Grimaudo, belli e dannati tanto quanto bravi, ruolo azzeccato per Elena Sofia Ricci.
Un ambientazione rurale ma al tempo stesso industriale, come solo un pastificio tradizionale può essere, un misto tra antico e moderno, dove alla crescita aziendale fanno da contraltare le chiusure mentali familiari.