C: "...lavandaia, stiratrice, educatrice, insegnante, baby sitter, cuoca, pasiticciera, imprenditrice, manager, autista, segretaria, colf, sarta, badante e, all'occasione, elettricista e imbianchina improvvisata. Non mancano, poi, parrucchiera, manicure, pedicure, dog & cat sitter, animatrice...".
S.: "Tutte queste qualifiche?".
C.: "Ho imparato l'arte e l'ho messa da parte, come diceva mia nonna".
S: "Ho capito: lei fa la casalinga!".
C: "Beh, questo è il termine che, generalmente, si usa per sintetizzare".
S.: "Non basta!".
C.: "E se aggiungessi il mio contratto di lavoro part-time?".
S.: "Perché part-time?".
C.: "Perché ho comunque da fare tutto il resto... la casalinga, appunto.".
S.: "E va be', ma per quello può assumere qualcuno e trovarsi un lavoro a tempo pieno".
C.: "Ma dovrei assumere almeno due persone per fare tutto, e per pagarle non mi basterebbe l'intero stipendio di un contratto full-time".
S.: "Allora si trovi anche un secondo lavoro!".
C.: Vuol dire un terzo. E magari pure al nero! Vero?".
S.: "Certo: badante, baby sitter, colf...".
C.: "Ma è quello che già faccio a casa mia! Insomma, mi faccia capire: dovrei fare tutte queste cose in casa d'altri, e lasciare che un estraneo, o un'estranea, lo faccia a casa mia? Non sarebbe meglio se ognuno si occupasse dei propri cari e della propria casa? Di sicuro lo si farebbe con più amore e passione, e si eviterebbero tanti episodi spiacevoli.".
S.: "Io, però, potrei aiutarla solo in quel caso. Lei capisce, vero?".
C.: "Ma è assurdo!".
S.: "Signora, lei mi sta facendo perdere tempo!".
C.: "Come???? Non è suo compito occuparsi dei nostri problemi? Dopo tutto, è per questo che la paghiamo!".
S.: "Insomma, cosa vuole da me?".
C.: "Che lei riconosca tutto il lavoro che io faccio, Signor Stato Italiano!".