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 Censurato in Italia

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MessaggioTitolo: Censurato in Italia    Censurato in Italia  Ang28Mar Feb 22, 2011 2:15 pm



Il leone del deserto, realizzato nel 1981 per la regia di Moustapha Akkad, è un film storico, con la partecipazione di Anthony Quinn nel ruolo del condottiero senussita libico Omar al-Mukhtar, che si batté contro l'esercito Italiano precedentemente alla Seconda guerra mondiale.

È l'anno 1929 e l'allora capo del governo italiano, il dittatore fascista Benito Mussolini (Rod Steiger) deve confrontarsi con la ventennale guerriglia intrapresa dai locali arabi e berberi di Libia che si battono contro il colonialismo italiano e le sue rivendicazioni di una "quarta sponda", a simboleggiare un rinato Impero Romano sul suolo d'Africa. L'Italia aveva occupato la regione, che era parte dell'Impero Ottomano, nel 1911-1912, sconfiggendo i turchi che occupavano il Paese. Nel film Mussolini nomina il generale Rodolfo Graziani (Oliver Reed) come suo sesto Governatore di Libia, sicuro che un militare di tale credito saprà schiacciare la rivolta e ristabilire la pace e la sicurezza dei coloni italiani, in gran parte provenienti dalle regioni povere del Sud Italia, dal Veneto e dall'Emilia.

Ad ispirare e guidare la resistenza è Omar al-Mukhtar (Anthony Quinn). Insegnante di professione, partigiano per dovere, Omar al-Mukhtar si è votato ad una lotta che non potrà vedere vinta nel corso della propria vita. Un imperialista contro un idealista con un'ideologia nazionalista.

Omar al-Mukhtar ed i suoi uomini si avvalevano di armi obsolete. Graziani controllava il Nord Africa con la forza dell'esercito italiano, aeroplani furono impiegati per la prima volta nel deserto. Una dotazione primitiva non poteva reggere il confronto con delle armi moderne, e malgrado il loro coraggio i libici soffrirono pesanti perdite (ma nel film si vedono morire quasi esclusivamente soldati italiani, in particolare camicie nere, i cui ufficiali si distinguono per efferatezza). Nonostante tutto ciò, essi impegnarono per venti anni gli italiani impedendo loro di conseguire una vittoria completa. Nel film poi pochi cavalieri berberi amati di fucili, sconfiggono più volte le colonne italiane con le autoblindo e le mitragliatrici, che si scontrano, in maniera poco credibile, tra loro. In una scena vi è una carica di beduini a cavallo, armati di fucili, contro carri armati italiani, e questi cominciano a esplodere uno dopo l'altro, perché entrano in un campo minato, mine preparate con dell'esplosivo, rubato da un deposito di munizioni in un'azione precedente (in realtà è impossibile farlo).

In una scena Omar al-Mukhtar mostra il suo vero e più intimo lato umano rifiutandosi di uccidere un giovane ufficiale disarmato, ma fornendogli anzi una bandiera italiana per il ritorno. Omar al-Mukhtar dice che nell'Islam non si uccidono i soldati prigionieri, ma si lotta solo per la propria patria e solo se mossi dalla necessità; altrimenti si deve odiare la guerra. Lo sceneggiatore farà invece uccidere quel tenente italiano da un altro ufficiale italiano, della milizia fascista, alle spalle e a tradimento.

Nel film si dà ad intendere che al-Mukhtar sia stato catturato dalle truppe nazionali italiane, mentre in realtà fu catturato da uno squadrone di regolari libici a cavallo, inquadrati nell'Esercito italiano.

Nelle riprese è presente anche un raro documento di una veduta aerea del campo di concentramento che gli italiani crearono in Libia per rinchiudere i dissidenti. In alcune scene vengono usati i gas per combattere i ribelli ed è narrato il primo bombardamento aereo su un'oasi nel deserto.

Le autorità italiane hanno vietato la proiezione del film nel 1982 perché, nelle parole del primo ministro Giulio Andreotti, «danneggia l'onore dell'esercito». Il veto fu posto dall'allora sottosegretario agli Affari Esteri Raffaele Costa

Fu intentato persino un procedimento contro il film per "vilipendio delle Forze Armate". La pellicola non fu mai distribuita nel Paese, dove resta tuttora introvabile nelle videoteche[3], anche se facilmente reperibile su Internet.

In questi giorni terribili per il paese nord africano si fanno tavole rotonde e dibattiti sull'amicizia tra i due stati ...credo che per il popolo libico oltre al colonello Gheddafi sarà impossibile dimentigare anche il comandante Graziani ...

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MessaggioTitolo: Re: Censurato in Italia    Censurato in Italia  Ang28Mar Feb 22, 2011 8:37 pm

non conoscevo questo film....sai se esiste con i sottotitoli?? è difficile da capire in arabo...
anche se dalle immagini si intiusce benissimo il senso dei dialoghi!

nei "nostri" libri di storia non c'è traccia di queste cose, così come non viene mai raccontato di quando gli italiani vennero cacciati dalla Libia....
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MessaggioTitolo: Re: Censurato in Italia    Censurato in Italia  Ang28Mar Mar 08, 2011 8:43 pm

Sarebbe interessante da vedere...
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MessaggioTitolo: Re: Censurato in Italia    Censurato in Italia  Ang28

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