Il dramma di Phil Collins: per un danno ai nervi non può più suonare.
"La prima volta che ho ripreso in mano le bacchette della batteria dopo l'operazione al collo, mi sono volate in giro per la stanza perché non riuscivo nemmeno a stringerle". "Ora quando suono devo asicurare la bacchette alle mani con del nasto adesivo. E' come indossare un preservativo. Impaccia davvero". Queste le sconcertanti parole di Phil Collins, batterista dei Genesis e - dopo l'abbandono della band da parte di Peter Gabriel a metà degli anni '70 - anche voce e frontman della stessa.
A rendere noti i problemi di salute del musicista è la rivista americana Rolling Stone, che riporta le parole del 59enne musicista circa i gravi danni ai nervi delle mani, sorta di malatia professionale. "Non riesco nemmeno a maneggiare bene cucchiaio o coltello quando mangio. Non riesco ad aprire la portiera della macchina... Non voglio apparire tragico, ma ci sono veramente tante cose che non riesco più a fare. Io sono mancino. A breve sarò operato e ci sono buone possibilità di miglioramento, col tempo".
Nonostante questo serio disturbo, Collins sta ultimando un nuovo disco - una collezione di cover dal repertorio Motown - e non ha abbandonato la speranza di una reunion dei Genesis nella formazione originale, comprensiva di Peter Gabriel, nonostante quest'ultimo avesse smentito tale possibilità.
Nel frattempo, comunque, i Genesis, con i loro 43 anni di carriera, hanno ricevuto lo scorso 15 marzo uno dei più grandi onori della musica leggera: l'introduzione nella Rock'n'Roll Hall of Fame.