algiuga
Messaggi : 2566 Data d'iscrizione : 23.01.10 Età : 73 Località : Minturno Umore : gentile
| Titolo: Olimpiadi Greche Antiche Gio Apr 08, 2010 10:08 pm | |
| Le Olimpiadi Le olimpiadi antiche. Le origini di giochi olimpici si perdono nei tempi più remoti, quando la manifestazione aveva probabilmente le caratteristiche di festa religiosa o di rito funebre. Successivamente si svolsero in onore del dio Zeus (Giove) nella città greca d'olimpia, da cui prese il nome. Dal 776 a.C., ritenuto tradizionale l’anno d’inizio dei giochi, si cominciò ad annotare il nome e la città d’origine d’ogni atleta vittorioso. Il conto del tempo fu da allora basato sulle olimpiadi, che si disputarono regolarmente ogni quattro anni, nel mese d’agosto. Dapprima i giochi ebbero solo un carattere locale, ma con il passare del tempo la cerchia di partecipanti crebbe sempre di più, fino a coinvolgere tutto il mondo. Giochi simili si svolsero anche in altre città greche; nessuna di queste manifestazioni riuscì però ad eguagliare la fama e l’importanza delle olimpiadi. Nelle prime edizioni si disputò una sola gara, quella della corsa dello stadio (lo stadio era un’unità di misura pari a circa 191 metri), che erano praticati su una pista in terra battuta. Col passare degli anni, alla corsa si aggiunsero altre discipline: - Atletica leggera (corse veloci e di resistenza) - Sport di combattimento (pugilato, uno scontro senza esclusione di colpi in cui erano vietati solo i morsi) (evidentemente Tyson lo ignorava)- Sport ippici (gare a cavallo o con i carri) Completavano il programma alcune discipline riservate ai ragazzi e una gara musicale. Circa un mese prima dell’inizio dei giochi gli atleti dovevano presentarsi ai giudici. Per essere ammessi dovevano dichiarare le proprie generalità e la località d’origine. Potevano iscriversi solo cittadini greci, mentre erano esclusi gli schiavi e le donne, ammesse come spettatrici, solo se non erano ancora sposate. Per quattro settimane i concorrenti dovevano allenarsi sotto il controllo dei giudici, per dimostrare le proprie condizioni fisiche e la possibilità di ben figurare in gara. Terminati i preparativi, atleti, allenatori, giudici e accompagnatori vari si trasferivano a piedi ad Olimpia dove si svolgeva la cerimonia d’apertura, giuramento olimpico e accensione al fuoco sacro. Alle gare accedevano solo gli atleti migliori, selezionati nella fase preparatoria, che si affrontavano in eliminatorie, seminali e finali; i confronti erano sempre ad eliminazione diretta. Contava solo la vittoria: arrivare secondi era una sconfitta. Nel Pentathlon, gara composta di cinque esercizi (lancio del disco e del giavellotto, salto in lungo, corsa dello stadio e lotta), voleva in principio della triplice vittoria: era cioè dichiarato vincitore l’atleta che si trovava in testa in tre delle cinque discipline. Gli atleti gareggiavano nudi e usavano cospergersi il corpo d’olio prima della presentazione. (forse per dimostrare il loro sesso.inequivocabilmente).Se qualche atleta infrangeva il regolamento, era punito dai giudici con frustate o in casi estremi con la squalifica. I vincitori erano premiati l’ultimo giorno, durante una solenne cerimonia con una corona di foglie tagliate dall’ulivo sacro. Banchetti e festeggiamenti concludevano la manifestazione. Grandi onori e ricompense attendevano gli atleti vittoriosi, al ritorno in patria; una vittoria olimpica era, infatti, motivo di gran vanto per ogni città greca, che vedeva così accresciuto il proprio prestigio in tutto il mondo. Finanziati dallo Stato, atleti della Grecia si prepararono per prevalere nelle varie discipline atletiche, perfezionando la tecnica e l’allenamento specifico per ogni sport. La storia delle olimpiadi antiche termina nel 393 d.C., dopo oltre mille e cento anni, con la proibizione dei giochi, ritenuti pagani dall’imperatore romano Teodosio. Fonte : http://www.icmatelica.it/ipertesto/OLIMPIADI%20ANTICHE.htm | |
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