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Messaggi : 46 Data d'iscrizione : 22.01.10 Età : 39 Località : Torino Umore : sereno variabile
Titolo: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 4:15 pm
Wow! che onore scrivere per prima in questo spazio che purtroppo per motivi "tecnici" si è dovuto azzerare come tutti gli altri dell'ex Pigiama Party..
Per ovvi motivi anagrafici non ho potuto vivere a pieno la grandezza di De Andrè , ma c'è una sua canzone che adoro, IL TESTAMENTO che racchiude l'ironia e nel tempo stesso la tragicità che il grande De Andrè sapeva amalgamare bene per farne grandi testi..
Enim MM
Messaggi : 1143 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 64 Località : prov. di Napoli Umore : ..............
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 4:33 pm
IL TESTAMENTO (Fabrizio De Andrè - 1968)
Quando la morte mi chiamerà forse qualcuno protesterà dopo aver letto nel testamento quel che gli lascio in eredità non maleditemi non serve a niente tanto all'inferno ci sarò già
ai protettori delle battone lascio un impiego da ragioniere perché provetti nel loro mestiere rendano edotta la popolazione
ad ogni fine di settimana sopra la rendita di una pu......a ad ogni fine di settimana sopra la rendita di una pu......a
voglio lasciare a Bianca Maria che se ne frega della decenza un attestato di benemerenza che al matrimonio le spiani la via
con tanti auguri per chi c'è caduto di conservarsi felice e cornuto con tanti auguri per chi c'è caduto di conservarsi felice e cornuto
sorella morte lasciami il tempo di terminare il mio testamento lasciami il tempo di salutare di riverire di ringraziare tutti gli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo
signor becchino mi ascolti un poco il suo lavoro a tutti non piace non lo consideran tanto un bel gioco coprir di terra chi riposa in pace
ed è per questo che io mi onoro nel consegnarle la vanga d'oro ed è per questo che io mi onoro nel consegnarle la vanga d'oro
per quella candida vecchia contessa che non si muove più dal mio letto per estirparmi l'insana promessa di riservarle i miei numeri al lotto
non vedo l'ora di andar fra i dannati per rivelarglieli tutti sbagliati non vedo l'ora di andar fra i dannati per rivelarglieli tutti sbagliati
quando la morte mi chiederà di restituirle la libertà forse una lacrima forse una sola sulla mia tomba si spenderà forse un sorriso forse uno solo dal mio ricordo germoglierà
se dalla carne mia già corrosa dove il mio cuore ha battuto un tempo dovesse nascere un giorno una rosa la do alla donna che mi offrì il suo pianto
per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore
a te che fosti la più contesa la cortigiana che non si dà a tutti ed ora all'angolo di quella chiesa offri le immagini ai belli ed ai brutti
lascio le note di questa canzone canto il dolore della tua illusione a te che sei costretta per tirare avanti costretta a vendere Cristo e i santi
quando la morte mi chiamerà nessuno al mondo si accorgerà che un uomo è morto senza parlare senza sapere la verità che un uomo è morto senza pregare fuggendo il peso della pietà
cari fratelli dell'altra sponda cantammo in coro già sulla terra amammo tutti l'identica donna partimmo in mille per la stessa guerra questo ricordo non vi consoli quando si muore si muore si muore soli questo ricordo non vi consoli quando si muore si muore soli.
soleazzurro Moderatore
Messaggi : 1448 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 76 Località : napoli Umore : direi non male....
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 4:39 pm
e questa la dedico alla mia dolce Marina...non sempre dolcissima....
Enim MM
Messaggi : 1143 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 64 Località : prov. di Napoli Umore : ..............
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 4:46 pm
La Canzone di Marinella (Fabrizio de Andrè - 1964)
Questa di Marinella è la storia vera che scivolò nel fiume a primavera ma il vento che la vide così bella dal fiume la portò sopra a una stella
sola senza il ricordo di un dolore vivevi senza il sogno di un amore ma un re senza corona e senza scorta bussò tre volte un giorno alla sua porta
bianco come la luna il suo cappello come l'amore rosso il suo mantello tu lo seguisti senza una ragione come un ragazzo segue un aquilone
e c'era il sole e avevi gli occhi belli lui ti baciò le labbra ed i capelli c'era la luna e avevi gli occhi stanchi lui pose la mano sui tuoi fianchi
furono baci furono sorrisi poi furono soltanto i fiordalisi che videro con gli occhi delle stelle fremere al vento e ai baci la tua pelle
dicono poi che mentre ritornavi nel fiume chissà come scivolavi e lui che non ti volle creder morta bussò cent'anni ancora alla tua porta
questa è la tua canzone Marinella che sei volata in cielo su una stella e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno , come le rose
e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose.
aldo
Messaggi : 948 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 62 Località : monza e brianza Umore : disteso
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 4:56 pm
...ma è un invito a nozze?
GIUGNO '73
Tua madre ce l'ha molto con me perché sono sposato e in più canto però canto bene e non so se tua madre sia altrettanto capace a vergognarsi di me.
La gazza che ti ho regalato è morta, tua sorella ne ha pianto, quel giorno non avevano fiori, peccato, quel giorno vendevano gazze parlanti.
E speravo che avrebbe insegnato a tua madre A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare per quello ci sono già io come sai. I miei amici sono tutti educati con te però vestono in modo un po' strano mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi "Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".
E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa Nell'imbuto di un polsino slacciato. I miei amici ti hanno dato la mano, li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.
E tu aspetta un amore più fidato il tuo accendino sai io l'ho già regalato e lo stesso quei due peli d'elefante mi fermavano il sangue li ho dati a un passante.
Poi il resto viene sempre da sé i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.
Enim MM
Messaggi : 1143 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 64 Località : prov. di Napoli Umore : ..............
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 5:08 pm
si si.... proprio così caro Aldo..... Faber è delizia per la mente e per le orecchie.......
aldo
Messaggi : 948 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 62 Località : monza e brianza Umore : disteso
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 5:10 pm
ti stimo fratello!!
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 9:43 pm
Citazione :
sopra la rendita di una pu......a
enim.....la..pantegana??? quella specie baffuta e con la coda attorcigliata che ................
juliet Stordita d.o.c.
Messaggi : 2143 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 63 Località : pr. di milano Umore : felino, vulcanico
Titolo: Re: IL TESTAMENTO - DE ANDRE'- Ven Gen 22, 2010 10:12 pm
il testamento di tito
Il testamento di Tito
Fabrizio De André
Non avrai altro Dio, all'infuori di me, spesso mi ha fatto pensare: genti diverse, venute dall'est dicevan che in fondo era uguale. Credevano a un altro diverso da te, e non mi hanno fatto del male. Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano. Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome: ma forse era stanco, forse troppo occupato e non ascoltò il mio dolore. Ma forse era stanco, forse troppo lontano davvero, lo nominai invano.
Onora il padre. Onora la madre e onora anche il loro bastone, bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone: quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore. Quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore.
Ricorda di santificare le feste. Facile per noi ladroni entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi e dei loro padroni senza finire legati agli altari sgozzati come animali. Senza finire legati agli altari sgozzati come animali.
Il quinto dice "non devi rubare" e forse io l'ho rispettato vuotando in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato. Ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri, nel nome di Dio. Ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri, nel nome di Dio.
Non commettere atti che non siano puri cioè non disperdere il seme. Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede: poi la voglia svanisce ed il figlio rimane e tanti ne uccide la fame. Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore, ma non ho creato dolore.
Il settimo dice "non ammazzare" se del cielo vuoi essere degno. guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno. guardate la fine di quel nazareno, e un ladro non muore di meno. Guardate la fine di quel nazareno, e un ladro non muore di meno.
Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono. Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore. Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore.
Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa. Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa: nei letti degli altri, già caldi d'amore non ho provato dolore. L'invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.
Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi e scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti: io nel vedere quest'uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore .
Benvenuti!!Cortesemente
presentatevi alla sezione:
"Ci sono anche io..Presentazioni"
con un new topic.
Potete collegarvi in chat
e partecipare alle discussioni
secondo le sezioni suddivise.
Grazie