juliet Stordita d.o.c.
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| Titolo: è morto francesco cossiga, ex presidente. Mar Ago 17, 2010 7:12 pm | |
| Il presidente "picconatore", tra i protagonisti della storia d'Italia. Ministro, premier e il più giovane capo dello Stato. Ebbe un ruolo centrale nel caso Moro e nella vicenda Gladio. I legami con l'organizzazione gli valsero la richiesta di impeachment da parte dell'opposizione e lo portarono a dimettersi in anticipo dalla più alta carica dello Stato.Ottavo presidente della Repubblica Francesco Cossiga ha rappresentato in tutto e per tutto un pezzo di storia italiana. Iscritto alla Democrazia cristiana fin dall'età di 17 anni e militante della Fuci ha ricoperto ruoli di primissimo piano, da ministro a premier a presidente della Repubblica, come esponente del più grande partito italiano dal 1948 al 1992.
DA GLADIO AL CASO MORO Nato a Sassari il 26 luglio 1928 conquista poco più che ventenne la laurea in Giurisprudenza e dopo qualche anno inizia a insegnare diritto costituzionale. Ma è la politica la sua vera passione. E anche qui brucia i tempi: nel 1958, eletto deputato, entra per la prima volta a Montecitorio dove resterà ininterrottamente fino all'inizio degli Anni Ottanta. Nel 1983 l'approdo a Palazzo Madama. Famose le sue prese di posizione su alcune vicende scottanti della storia italiana dal caso Moro alle stragi di Stato ("La strage di Bologna fu un incidente della resistenza palestinese" ha detto qualche anno fa) fino alla vicenda Gladio per cui, nel 1991, verrà avviata contro di lui da parte dell'opposizione la richiesta di impeachment che poi si risolve con un proscioglimento.
Nel 1966 diventa sottosegretario alla Difesa del terzo governo Moro e riceve la delega a sovrintendere Gladio, sezione italiana di Stay behind Net organizzazione segreta dell'Alleanza atlantica. Circostanza che poi avrà un peso notevole nella sua vita tanto che per i legami con Gladio (affermò infatti di esserne "l'unico referente politico" precisando di "essere stato perfettamente informato delle predette qualità della struttura") si dimetterà con alcune settimane di anticipo da presidente della Repubblica. Cossiga diventa, poi, ministro dell'Interno nel Governo Andreotti III dal 1976 al 1978 e si dimette proprio in seguito all'uccisione di Aldo Moro. All'inizio degli anni Duemila dichiara a Radio Radicale: "La gente si è meravigliata del fatto che io mi sia dimesso. Io ho concorso ad uccidere Moro. Cioè, da un punto di vista fenomenologico, io sono uno di quelli che ha ucciso Moro. Mi svegliavo al mattino dicendo 'io ho ucciso Moro'". E, in una successiva intervista: "Se ho i capelli bianchi e le macchie sulla pelle è per questo. Perché mentre lasciavamo uccidere Moro, me ne rendevo conto".
LE PROVOCAZIONI Da titolare del Viminale i militanti di estrema sinistra lo attaccano violentemente scrivendo, sui muri di Roma, ingiurie contro di lui e trasformando il suo nome in "Kossiga" con le due 's' runiche delle Ss naziste. Recentemente, quando, nel 2008, ci sono state alcune contestazioni legate alla riforma della scuola, Cossiga ha consigliato al ministro Maroni di "fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città". Poi, ha proseguito, "le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano". Dopo questa intervista Alfio Nicotra, della direzione nazionale del Prc, ha chiesto di riaprire l'inchiesta sulla morte di Giorgiana Masi, la giovane uccisa in circostanze non ancora chiarite durante una manifestazione nel 12 maggio 1977, periodo nel quale stesso Cossiga era ministro dell'Interno. E' stata anche chiesta da parte dei Radicali l'istituzione di una commissione d'inchiesta sull'omicidio della Masi.
Palazzo Chigi non è rimasto fuori dal cursus honorum di Cossiga. Dal 1979 al 1980 è presidente del Consiglio dei ministri e poi presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lascia l'incarico perché eletto al Quirinale. Iniziato il mandato all'età di 57 anni è stato il più giovane l'inquilino del Colle. In precedenza era stato anche il più giovane ministro degli Interni (il 12 febbraio 1976, a 48 anni) e il più giovane presidente del Senato (12 luglio 1983, a 55 anni).
DA "PRESIDENTE NOTAIO" A "PICCONATORE" L'avventura al Quirinale inizia il 24 giugno 1985 quando viene eletto, al primo scrutinio, con 752 voti, superando di quasi cento il quorum richiesto. I primi cinque anni sono completamente istituzionali tanto che Cossiga viene definito un "presidente notaio". Tutto cambia negli ultimi due anni quando per le sue prese di posizione e gli attacchi polemici soprattutto contro il Csm, la Corte Costituzionale e il sistema dei partiti gli viene addirittura affibbiato l'appellativo di "picconatore".
Il Capo dello Stato comincia a intervenire direttamente su una serie di questioni di stretta attualità politica, l'esposizione mediatica è fortissima tanto da fargli conquistare anche il titolo di "grande esternatore". Tra le affermazioni più discusse quella contro il magistrato Rosario Livatino, che sarà poi assassinato dalla mafia nel 1990, definito "giudice ragazzino". In anni recenti Cossiga ha scritto una lettera ai genitori del magistrato definendolo "coraggioso, integerrimo, esemplare servitore dello Stato, martire civile e santo nel senso cristiano del termine".
Cossiga si dimette dalla presidenza della Repubblica il 28 aprile 1992, a due mesi dalla scadenza naturale del mandato, annunciando le sue dimissioni con un discorso televisivo che tiene simbolicamente il 25 aprile. Il sistema dei partiti e il suo finanziamento che aveva duramente attaccato stava per crollare. Fino al 25 maggio, quando al Quirinale viene eletto Oscar Luigi Scalfaro, ad assolvere le funzioni presidenziali c'è l'allora presidente del Senato Giovanni Spadolini.
L'UDR Smembratasi la Dc sotto i colpi di Tangentopoli Cossiga, già senatore a vita, dà vita nel 1998 ad una nuova formazione politica, l'Udr (Unione Democratica per la Repubblica) con lo scopo di costituire un'alternativa di centro e ricompattare le forze ex-democristiane. Nell'Udr confluiscono i Cristiani Democratici Uniti di Rocco Buttiglione e di Clemente Mastella, alla guida di un gruppo di scissionisti del Centro Cristiano Democratico. Quando Rifondazione comunista fa mancare il suo appoggio al governo Prodi I, battuto alla Camera per un voto, Cossiga è determinante per la formazione del governo guidato da Massimo D'Alema, il primo presidente del Consiglio a provenire dalle file dell'ex Pci.
Dopo appena un anno dalla sua nascita l'Udr si scioglie confluendo nell'Udeur di Clemente Mastella ma l'adesione simbolica di Cossiga termina nel 2003 quando, in Senato, si iscrive al gruppo delle autonomie. Il 19 maggio 2006 vota la fiducia al governo Prodi II. Nello stesso anno Cossiga presenta al presidente del Senato, Franco Marini, le dimissioni da senatore a vita, ritenendosi "ormai inidoneo ad espletare i complessi compiti e ad esercitare le delicate funzioni che la Costituzione assegna come dovere ai membri del parlamento nazionale". Dimissioni respinte nel gennaio 2007. (Apcom) Cossiga, la fotostoria | |
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hermes
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| Titolo: Re: è morto francesco cossiga, ex presidente. Mer Ago 18, 2010 1:40 am | |
| in due parole, la spina nel fianco di De Gasperi. l'uomo imposto dalla cia per controllare le mosse indirette del pcus. insomma parte del prezzo da pagare per gli aiuti della ricostruzione post bellica. sia chiaro, io non intendo la cosa giusta o scorretta, perchè dipende certamente da che angolazione la si guarda. ma non riesco non a pensare a cossiga come partigiano degli usa in un momento in cui dovevi comunque stare da una parte, e, nonostante tutto, io ritengo stesse da quella meno sbagliata. | |
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algiuga
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| Titolo: Re: è morto francesco cossiga, ex presidente. Mer Ago 18, 2010 8:06 am | |
| Concordo con Her.
Succedette a Pertini,lui che era dalla parte opposta,eletto al primo scrutinio con larghissima maggioranza.Già cominciavano a rafforzarsi i venti che avrebbero abbattuto il muro di Berlino.La sua formazione era cristiana (la Fuci),resta per me misteriosa la sua parte nel rapimento Moro ,ma apprezzai le sue dimissioni alla tragica conclusione.
Forse non tutti ricordano che era imparentato con Berlinguer. | |
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Remigio
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| Titolo: Re: è morto francesco cossiga, ex presidente. Mer Ago 18, 2010 12:14 pm | |
| Addio Presidente. Sei stato un vero politico e uomo di stato. Hai svolto il tuo servizio al paese con serietà, competenza e onestà. Hai affrontato con coraggio situazioni difficili e dolorose mettendo sempre al primo posto il bene del Paese. Hai saputo comunicare i tuoi pensieri ai cittadini con grande chiarezza. Addio Presidente, ti sia lieve il cammino verso il mondo deilla luce. | |
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| Titolo: Re: è morto francesco cossiga, ex presidente. | |
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