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  "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre

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MessaggioTitolo: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Gio Lug 29, 2010 8:58 pm

Mafia......

Il testo integrale del memoriale
di Gaspare Spatuzza

Ecco la trascrizione completa della lunga missiva inviata al giornalista de 'L'espresso' Lirio Abbate, in cui pur rifiutando la richiesta di un'intervista, il pentito Gaspare Spatuzza risponde a una serie di domande su Cosa Nostra e sui mezzi per combatterla

Gentilissimo Lirio Abbate,
sono Gaspare Spatuzza. Anzitutto le voglio manifestare tutta la mia solidarietà per le minacce di morte, che gli sono state indirizzate dalla mafia. Soltanto chi vive sotto questa spada di Damocle sa quanto costa un atto di Libertà. La Libertà di dire ciò che si pensa, con altre parole la Verità, cosa che oggi in tanti non vogliono ne meno sentirla pronunciare.
Detto questo, La informo che ho ricevuto la Sua richiesta di un'intervista, mi spiace dirglielo, ma per adesso non è possibile. Sono certo che comprenderà la mia decisione.
Ma, non posso sottrarmi a quelle poche domande che tra l'altro, trattano temi sociali, cosa che mi sta molto a cuore. Prima perché amo la mia Terra, secondo, credo che sia più che un mio dovere dare delle spiegazioni a chi come Lei appartiene a quella Società Civile di cui è parte offesa di tutta questa triste Storia, dunque, al Cittadino Lirio Abbate.

Il lungo silenzio in carcere che è poi esploso in una voglia irrefrenabile di giustizia.
Nel gennaio del duemila e cinque, sono stato trasferito nel penitenziario di Ascoli. Da subito mi rendo conto che quel sistema non mi consentirà di portare avanti quel bellissimo percorso iniziato nell'anno duemila. Percorso di ravvedimento, vissuto in silenzio, meditazione e astinenze di cose superflue. Tanto che, inoltravo richiesta alla Direzione di applicarmi la così detta aria riservata. Tanto per capirci si tratta di un circuito penitenziario molto ristretto, ancora più duro del così detto 41/bis. Ma non posso accedere, perché la mia condotta carceraria non necessita di un ulteriore inasprimento. Le voglio dire che in tredici anni di 41/bis non ho mai trasgredito il regolamento penitenziario. Qualcuno, malignamente potrà dire che questo comportamento così lineare è basato solo allo scopo di ottenere benefici. Rispondo che sono a oggi non ho chiesto un giorno di liberazione anticipata. Tanto è vero che, "per libera scelta" da circa due anni vivo in un regime penitenziario ancor più afflittivo del 41/bis. La mia posizione odierna - che sarebbe da collaboratore di giustizia - mi da la possibilità di beneficiare di permessi premio, ma non è ho fatta richiesta. Mi perdoni se mi sono lasciato prendere la mano, ma sa, era per sgombrare il campo da ogni equivoco. Tornando al discorso: nel frattempo attraverso il cappellano m'iscrivevo a un corso di Scienze Religiose, anzitutto perché desideravo così tanto approfondire le Sacre Scritture, poi per così estraniarmi da tutto quello che per me rappresentava impuro. Così iniziai a studiare, arriva il giorno degli esami, devo dire che ero preparatissimo, ma la paura era tanta, anche perché per me era la prima volta che mi sottoponevo a un esame. Ho provato delle sensazioni bellissime, soprattutto alla fine che mi è stato comunicato il risultato, di la' dal voto che per me alla fine non rappresenta nulla, ero orgoglioso di me stesso. Questo studio per me è stato importantissimo, anzitutto per l'approfondimento Religioso, dopo per un arricchimento di carattere personale, e, ancora per aver dimostrato a me stesso che in fondo anch'io non sono diverso dagli altri. Un'altra cosa, che mi ha molto colpito, è la Filosofia. Imbattendomi con tutti questi grandi Filosofi che inseguivano tutte quelle materie che il suo fine era di aprire la mente all'Uomo. Esempio: di quell'Uomo che ha deciso di fare un salto nel buio, che poi buio non era, ma la conoscenza. Sto parlando della caverna di Platone. Sa un po' in quell'uomo mi sono rivisto io. Diciamo che questo studio ha contribuito a dare lo stimolo finale a quel desiderio espresso tredici anni fa negli Uffici della Squadra Mobile di Palermo.


La fede e la Chiesa, in che cosa crede?
Come già detto, da dieci anni che vivevo in un mondo tutto mio, avevo assimilato tutto quello che un Buon Cristiano deve per forza di Fede, sapere. Ci sono aspetti importanti e molto personali che per adesso non posso dire. Devo dire che sono cresciuto con una formazione Cristiana e Cattolica. Però ci sono fatti che poco hanno a che vedere da quell'Essere Cristiano. Vorrei iniziare dal momento che dovevo fare la prima Comunione: per incomprensione con il vecchio prete (non è Don Puglisi) non l'ho fatta. Quando mi dovevo Sposare, c'era questo problema, ma è stato superato, pochi giorni prima l'ho fatta, prima Comunione, Cresima e corso Matrimoniale, cosa sbagliatissima, oggi dico un vero sacrilegio. Come è sacrilegio tutti quei riti fatti da tutta cosa nostra. Esempio: quando si compie il rito di affiliazione, si giura davanti a un'immagine sacra. Altra cosa, le parole pronunciate prima di compiere una missione delittuosa: "Andiamo in nome di Dio". Oppure parlando di soggetti appartenenti a cosa nostra si fa riferimento: "I cristiani". Tutte questa cose oltre a essere indegne, sono parole e riti impuri che rendono l'Uomo schiavo del male e nemico di Dio. Soltanto in carcere inizio a leggere libri, in particolare la Sacra Bibbia dandomi modo di entrare in contatto con la Parola di Dio. Allora ti accorgi che la Vita è un'altra, da quello che ti hanno fatto sempre vedere, ti rendi conto che tutto quello che hai fatto è orribile privo di giustificazione - coca che ho sempre fatto, dando una spiegazione a ogni azione cattiva - e chiede vendetta a cospetto di Dio. Un Vero Cristiano non può uccidere un altro Uomo: il suo Prossimo è poiché prossimo suo, è anche suo fratello. Con parole esatte, parliamo di Patricidi, Matricidio Fratricidio. Quindi, aldilà di Vedere l'essenza della Vita, scopri Innamoramento che rappresenta l'Essenza dell'Amore. Questa realtà ti cambia la Vita, te ne accorgi nel modo di pensare, di parlare, di rapportarti con il tuo Prossimo. Non solo, ma scopri la Libertà, perché un Uomo che ragiona con la sua mente è un Uomo Libero. Non ci sono più vincoli associativi, non sei più un subalterno. Devi solo obbedire alla Legge di Dio e a quella degli Uomini. Devo dire che aspettavo questo momento di passare dalla parte del Bene e una volta fatto il primo passo non ha esitato di mettermi in Grazia di Dio, così Grazie a brave Persone che hanno fatto sì, che questo mio desiderio si realizzasse c'è stato questo incontro, bellissimo, con la Chiesa di Dio, di cui oggi sono onorato di appartenere sotto tutti gli aspetti.


Perché si finisce per diventare mafiosi?
Mafiosi non si nasce, le circostanze possono essere tante per indurre un soggetto a diventarlo. Mafioso diventa chi ha subìto delle vessazioni, cerca di avvicinarsi a qualcuno che lo è, per portare a termine la sua vendetta personale. Ma una volta partita, non lo ferma più nessuno. Mafioso diventa che è malato di malandrinaria, ha megalomanie. Con altre parole, la persona che è disposta a tutto pur di esser qualcuno che conta. Questa è la più pericolosa.
Mafioso diventa chi vede nella mafia le ricchezze, ma non sa che ad arricchirsi sono sempre i mamma santissimi. Questi sono i mercenari.

Che cosa spinge i palermitani a seguire i boss?
Diciamo che la gente comune di mafia non ne vuol sapere, anche se la respira in ogni istante.
C'è gente che è attratta dalla persona che conta, non ha idea, quante persone si rappresentano con il nome di un mafioso. Esempio: se sta trattando l'acquisto di un prodotto, è capace di dire che è amica ho anche parente di Figlio o Caio. Cosa sbagliatissima, non sanno che così facendo vendono la propria anima a Satana.

Qualcosa può essere cambiata oggi?
Si, se i palermitani la smettano di affidarsi al messia di turno che promette a parole tante, ma alla fine sono abbandonati a se stessi. Trovandosi sempre con i problemi di sempre. Dagli anni ottanta che costruiscono interi quartieri popolari e guarda caso,tutti nelle periferie estreme. Sempre che nessuno si è posto il problema, che tra l'altro è fondamentale, di munire queste intere arie in altre parole, città quartieri di strutture Sociali. Forse, chi ha deciso questo, era convinto che solo la chiesa fosse sufficiente a risolvere ogni tipo di problema. Ma sappiamo che la Chiesa da sola non basta. Poi ci sono interi quartieri privi di corrente elettrica, acqua, addirittura sono privi di fogna: Mi chiedo chi si può indignare più dei palermitani onesti, quando per una piccola minoranza si offende una intera Città, per una cosa di cronaca nera. Alla fine quella società civile cosa vuole trovare in questi posti? Ragionieri, Geometri? Scienziati? E pur vero che non sono i posti che fanno l'uomo mafioso, ma tante circostanze possono arginare questo male sociale. Se parlo del quartiere di Brancaccio, non tutti sono mafiosi, i veri mafiosi rappresentano una minoranza. La stragrande maggioranza è di gente che non ha nulla da che spartire con la mafia, ma per esigenze è costretta a conviverci. Oggi tutti che parlano di mafia, ma cos'è la mafia? La mafia è il sistema più funzionante che ci sia naturalmente parlando della ma conoscenza che si è formulata da un bel po' esempio: se devo uscire un certificato di residenza, ecc vado da chi di dovere certamente non è lo Stato che prima di mezzogiorno mi viene recapitato direttamente a casa. Se decido di seguire l'iter come giusto che sia, allora mi devo svegliare alle sei recarmi in tale ufficio, por darsi che alla fine mi dicono di ritornare l'indomani così ho perso mezza giornata e ancor non so se domani risolverò tutto. Allora esempio: mi rubano la macchina mi rivolgo a chi di dovere che non è lo Stato gli do gli estremi numero targa, colore ora e giorno e via del furto. Non dico il cento per cento, ma l'ottanta per cento che per sera la macchina c'è lo sotto casa. Per essere più incisivo voglio raccontare uno dei tanti aneddoti personali: trovandomi in un Istituto Penitenziario, dove svolgevo la mansione di lavorante, esattamente lo "scopino". Intendo accentuarlo perché per molti già la stessa parola scopino è una grandissima offesa. Io l'ho sempre detta così perché per me è stato un grandissimo onore fare lo scopino, come l'ho sempre fatto, sino ad oggi. Ritornando al discorso: per praticità univo due bastoni da scopa con del nastro adesivo. Ora, quello che utilizzavo si era rotto. Prendo segnalato la cosa al posto di turno, mi riferiva che al più presto provvedeva. Dal giorno della mia richiesta ne era trascorso un bel pò. Un giorno chiedendo di avere questo benedetto nastro adesivo, mi riferiva che ne erano sprovvisti. Alchè gli dissi di spiegarmi se possibile la differenza che intercorre tra lo Stato e l'antistato. Risposta è stare dalla parte dello Stato perché anzitutto rappresenta la Legge, è poi il bene. Rispondo: e poi? Risposta: e poi basta! Allora ascolti bene quello che gli dico: da dieci giorni che chiedo allo Stato un po' di nastro adesivo, ma fino a oggi non ha provveduto. Ora io per esigenze lavorative ho bisogno di avere ciò che mi è dovuto e sa bene che per me non è un favore. Lei permette se mi rivolgo altrove? Prego. Li vicino si trovava la sala pittura, affacciandomi dal giardino chiesi alle persone che si trovavano all'interno. Tizio e Caio mica vi trovate un rotolo di nastro adesivo? Prego. Mi avvicinai al capo posto e gli dessi. Ha visto chi mi ha dato il nastro adesivo? Si. Mi dica un po' chi mi ha dato questo è lo stato ho l'antistato. Risposta: l'antistato. Gli dico: allora dei due a chi devo avere obbligo? Risposta: Mi Mi Mi. Detto questo, voglio dire che là dove non c'è la presenza dello Stato, non lo Stato fatto soltanto di polizia ma di quello Sociale, la criminalità troverà terreno fertile dove nascere e svilupparsi.


I capimafia da Riina a Provenzano sono stati arrestrati, cosa nostra è al capolinea?
Sarà bene ricordare la storia di cosa nostra dalla genesi per arrivare ai giorni nostri. La descrizione che posso dare è quella della storiella mitologica che si racconta in Egitto, si tratta di un uccello, precisamente la Fenice che ogni cinquecento anni si materializza dai deserti di sabbia e rinasce a una nuova vita, adattandosi alle circostanze odierne. Questo per me è il Dna di cosa nostra.

Perché si uccide un prete?
Perché la Verità fa male e prima di fare male fa paura. Come dissi all'inizio non è a tutti che piace. Proprio noi Cristiani nella nostra Storia abbiamo pagato sempre un prezzo altissimo di Vite umane per annunciare la Verità. Partiamo da Nostro Signore Gesù Cristo che la Sua Verità stava, nel proclamare l'Uguaglianza, la Pace e L'Amore, ma è stato condannato e assassinato, colui che era il Figlio di Dio. Pensi Lei che cosa possano fare a noi gente comune. Ho letto da qualche parte che: non deve avere paura della luce del sole, chi non ha nulla da nascondere. Per questo, la Verità va gridata ai quattro venti, ci sarà qualche Uomo di Buona Volontà che la raccoglierà e farà di tutto per difenderla.

Qual è il suo primo omicidio?
Questo per me è un argomento molto delicato e vorrei non rispondere, ma ho il dovere morale di farlo. Devo dire che per me, già un solo delitto è ripugnante alla coscienza dell'uomo e con il mio solo pensiero che io, in prima persona mi sono reso responsabile della morte di questi figli di Dio e nello stesso tempo anche miei Fratelli, per me questa è la pena peggiore che possa pagare. Lo so che conta poco, perché il male sta nella sostanza. Ma voglio dire che non ho mai sentenziato la fine di una vita. Tutto quello che ho fatto, è stato da esecutore e mai come mandante. Era soltanto una mia precisazione, perchè come già riferito, per me, non cambia nulla tra mandante ed esecutore. Sono colpevole dal primo all'ultimo omicidio compiuto dalla mafia e Dio sa che pena paga il mio cuore.

La ribellione di oggi a Palermo contro il pizzo pensa possa essere un modo per liberare la città dalla mafia?
Anzitutto vorrei partire da cosa è per la mafia il pizzo. Negli anni ottanta periodo di Maxi processo la mafia era in serie difficoltà economiche, così decidono di chiedere ai piccoli negozianti - e non solo alle grandi aziende , oppure alle grandi opere pubbliche - un pensiero per carcerati. Ma era soltanto una cosa transitoria, perché cosa nostra sa che questa cosa - oggi pizzo - può minacciare quella pace sociale. Devo dire che molti non hanno opposto resistenza, anche perchè poteva essere a loro, cioè ai negozianti una cosa di utilità. Anzitutto una sorveglianza, poi una copertura per tutto quello che riguarda in credito, cioè le persone che non pagano la merce acquistata, cosa nostra assume la tutela di riscossione credito, se così si può dire. Quindi per i negozianti anche questa è una garanzia. Ma con gli anni la cosa è degenerata a tal punto che il Pizzo lo paga anche il calzolaio. Ma la cosa che deve fare riflettere ai mafiosi è questa, domanda che ho sempre fatto, ma che non ha mai avuto risposta - domanda fatta non agli ultimi arrivati, ma ai mamma santissime - perchè sapevano che avevo ragione. Le domande sono le seguenti: quali sono le regole cui si deve attenere un uomo d'onore?
Non dare soldi a usura. Sappiamo che questo lo fanno un bel po' di uomini d'onore.
Non uccidere Bambini. Questo lo abbiamo fatto!
Non uccidere le Donne. Questo lo abbiamo fatto!
Non uccidere un uomo d'onore - salvo che non ci sono motivi validi - questo lo abbiamo fatto e con l'aggravante per motivi futili.
Tenere le Donne fuori da ogni questione che riguarda cosa nostra. Oggi addirittura ci sono donne d'onore.
Tassativamente non è consentito fare lo sfruttamento della prostituzione.
Ho elencato alcune regole di cui si deve attenere scrupolosamente i cosi detto uomo d'onore. L'ho fatto perchè mi interessa arrivare al tema che riguarda la questione del pizzo, su questo passaggio che riguarda lo sfruttamento della prostituzione ponevo la domanda: è consentito a cosa nostra trattare lo sfruttamento della prostituzione? La risposta è No!!

Allora dico, perchè non è consentito? Risposta: se pur illecitamente i soldi noi ce li guadagniamo. Mentre costringere la Donna a prostituirsi è da uomini indegni, privi di sangue nelle vene. Rispondo: belle parole. Ora chiedo: è bene chiedere il pizzo a un negoziante che dall'alba alla sera fatica per guadagnarsi da vivere e sappiamo che la stragrande maggioranza di queste attività è tutta a conduzione familiare, tra l'altro qualcuno è quasi sempre parente o amico nostro (Vorrei qui precisare che questo non vuol dire che sono collusi con cosa nostra) credo che sia una cosa scorretta. Aggiungo che nel chiedere il pizzo, cosa nostra scende allo stesso livello di chi fa soldi alle spalle delle Donne. Per finire voglio dire che sappiamo bene che sin dall'inizio di questa storia che riguarda il pizzo, era una cosa transitoria e chi era addetto a riscuoterlo non era né stipendiato né tanto meno si tratteneva la percentuale. Oggi, sappiamo che chi riscuote il pizzo, l'ottanta per cento se lo intasca, la rimanenza arriva a noi carcerati. Per quello che mi riguarda, ho dato sempre indicazioni di rifiutare quest'aiuto che aiuto non è, perchè sono soldi sudati e chi li va ad estorcere di certo viene maledetto. E noi, palermitani sappiamo bene che l'oro trovato in mezzo alla strada è oro maledetto. Perché chi l'ha smarrito, lo piange - come sta ancora piangendo l'oro che cosa nostra ha sottratto alle nostre Famiglie: sto parlando di quell'oro che cosa nostra ha rubato al monte di pietà di Palermo. Da questo furto ci siamo sempre dissociati, ma voglio dire che ogni membro di cosa nostra è responsabile. Alle Famiglie che ricevono questo versamento per i carcerati, voglio dire che sono soldi maledetti per tanti motivi, e non è da veri Cristiani accettarli.

In molte occasioni si è scoperto negli ultimi anni che alcuni si sono finti antimafiosi, iscrivendosi in liste contro la mafia, per sfuggire ai sospetti.
C'è un detto palermitano che dice: soldi e corna sono due cose che è difficile nascondere. Così come è difficile non farsi notare all'interno di un quartiere chi è il mammasantissima di turno. Questo è il compito di quella Palermo perbene che è chiamata a vigilare e denunciare alle Autorità, lo so che la paura è tanta, ma dovete lottare per il bene dei vostri Figli, la vostra Terra è bellissima soltanto che è contaminata, solo voi siate in grado sviluppare questi benedetti anticorpi. Perchè la Natura ha dato a se stessa la medicina per curare il proprio male, il medico serve soltanto per compilare la ricetta.

Pensi che possa essere la mafia che si fa antimafia?
Questa parola non ha senso, secondo me, perchè credo che esista la criminalità organizzata da una parte che rappresenta il male, e dall'altra la Società Civile che incarna il Bene. Non occorre una laurea in psicologia per capire da che parte sta il Bene o il male. Siamo sempre lì, bisogna decidersi una volta e per tutte da che parte stare, lo so che non è semplice e noi sappiamo quanto è duro stare dalla parte del Bene, ma ne vale la pena!

Che cosa pensa di Falcone e Borsellino?
Capisco che può sembrare un accostamento se così posso dire blasfemo, ma credo che alla fine spiega il senso delle parole. Ma prima desidero ricordare la figura della Dottoressa Francesca Morvillo, che molto spesso viene dimenticata. Penso a questa Magnifica Donna che consapevole del rischio, che correva non ha esitato a seguire l'Uomo che amava. Lei che era la sola che potesse percepire le sensazioni e forse anche notare la sofferenza morale dello sconforto Dottor Giovanni Falcone, per via delle circostanze che tutti sappiamo. La Dottoressa Morvillo, mi ricorda tanto le Donne riportate nei Vangeli: di quelle Sante Donne che fino alla fine hanno seguito Nostro Signore Gesù Cristo. Tutti, dico tutti erano scappati, mai gli unici, cioè la sole donne gli sono state fedeli fino alla fine. Vanno anche ricordati tutti quei servitori dello Stato che della loro vita ne hanno fatto un mezzo di guerra per combattere il male e sappiamo che molti, e sono troppi, sono morti. Detto questo, ritorno alla domanda iniziale: le origini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono del quartiere della Kalsa. Ora, chi conosce bene quelle realtà, sa che la sorte di un uomo può deciderla- in parte- anche il luogo dove vive. Pertanto, voglio azzardarmi a dire che se Falcone e Borsellino decidevano di stare dalla parte del male, non avevano nulla di che invidiare a tanti capi bastoni, ma viva Dio che la loro scelte sono cadute dalla parte del bene e credo che in tanti dovrebbero essere orgogliosi che la provvidenza ha donato questi uomini anche se il prezzo che hanno pagato è molto caro. E poi, non bisogna dimenticare che Cosa Nostra li ha da sempre temuti, questo perché gli riconosciamo le loro qualità di persone non comuni. Per quello che mi costa, come uomini sono sempre stati elogiati se pur nemici.


Che cosa bisognerebbe fare per annientare Cosa Nostra?
A questa domanda già ho risposto, ma voglio aggiungere che unitamente alle forze di repressione vanno associate quella di strutture sociali. Dove ai cittadini gli è riconosciuto ogni diritto e non ci si deve rivolgere all'antistato per far valere i suoi diritti. Si dice un detto a Palemo: "Chi ti da pane chiamalo papà".
Espressione che non condivido, perché il pane che da questo papà è avvelenato e alla fine si paga a caro prezzo. Desidero qui riportare una cosa molto bella che lessi alcuni anni fa su una rivista: Famiglia Cristiana. "caro giovane, prega ancora per te, specialmente adesso che sei cresciuto e sei esposto a mille pericoli. Non voglio farti alcun rimprovero, ma dirti solo che Gesù non ti molla, anche se in Chiesa non entri più, perché forse i grandi ti hanno stufato, o peggio, tu ricordati di Dio. Il mondo degli adulti spesso è un triste miraggio: molti vogliono solo sfruttarvi, rubare la vostra innocenza, la vostra freschezza, la vostra forza, i vostri slanci, il vostro coraggio e altruismo. Sono come vampiri che si succhiano il cervello, le idee la voglia di vivere, di lottare per un mondo migliore; si offrono l'oblio, la droga, il consumismo, il sesso senza amore, i soldi, il potere, la mafia, in cambio si prendono la vostra anima e si lasciano vuoti tristi, disperati, ma io voglio dirvi che la speranza c'è ancora e proprio dentro di noi e un piccolo spiraglio di luce in fondo al cuore che batte e si dice che c'è la scintilla di Dio in voi, siete grandi, forti, figli di Dio. Decidetevi per Dio, parlate con Lui, aprite il vostro cuore, dategli tutto il vostro vuoto, il vostro dolore, la vostra insicurezza. Per favore, Caro Giovane, ritrova la speranza, ritrova Gesù Cristo, l'unico che ti ama e non ti tradisce, che soffre e gioisce con te". Da una maestra elementare.
Questa la dedico a tutti quei ragazzi che sono alla conquista della vita. Riflettete: la vita è sacra e non va buttata ma soprattutto non permettete a nessuno di rubarvela.

Che cosa dovrebbero fare i palermitani, i siciliani, per sconfiggerla?
Qui voglio riportare le parole che disse Giovanni Falcone: la mafia è un fattore umano e come ogni cosa ha un inizio e una fine. Aggiungo che il problema è sociale, riguarda tutti, sia i palermitani che i siciliani per cui dico di non stare ad aspettare sempre il Messia di turno, ma darsi da fare per il bene di tutti, perché non so per quanto tempo le nostre generazioni conviveranno con questo problema, molto, molto serio. Devono impadronirsi del loro territorio, farsi scudo uno con gli altri aiutarsi a vicenda, convincersi che l'altro non è diverso. Studiare la storia della nostra bellissima terra e scoprire le meraviglie che hanno lasciato tutti i conquistatori partendo dagli arabi, tutte le bellezze artistiche che possediamo e che noi oggi ammiriamo non le ha lasciate Cosa Nostra o la mafia che sia. Quelli conquistarono ma costruirono, qui sta la differenza per questo dovete ora scegliere da che parte stare. Io ho deciso di stare dalla parte del bene rappresentato da Dio, da Gesù, da Maria, da S. Pietro, da S.Paolo, da tutti gli apostoli, da tutti i santi, da tutti i martiri, da Madre Teresa, da padre Pio, da Giovanni Paolo II. Non può dirsi cristiano colui che ha connivenza con il male. Date a Cesare quello che è di Cesare: la scomunica. Al siciliano onesto: la santificazione. Ai tanti giovani, vi scongiuro di fare una somma di quanti ragazzi come me hanno avuto la vita distrutta. Per cosa? Ideali! Questi non sono ideali da coltivare, gli ideali da coltivare sono fatti di amore e soltanto questi ci faranno vivere in pace con noi stessi e con tutto il Prossimo. La maggior parte di ragazzi della generazione prima della mia e quella dopo, molti sono ergastolani, la rimanenza è morta, solo qulli che hanno deciso di vivere nestamente sono vivi dentro e rimarranno vivi per l'eternità. Non avete idea che vuol dire un "fine pena mai". Non sapete cosa sia la famiglia di un carcerato. La vita è vostra vi prego di non farvela rubare e soprattutto godetevela.
A questo punto, vorrei chiudere ma prima le voglio dire che tutto quello che ho scritto l'ho detto perché lo sento mio, perché fa parte del mio essere di oggi. Detto questo, mi rimane soltanto che salutarla con un arrivederci.

Località segreta, lì 19 luglio 2010

Gaspare Spatuzza
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scusate non so xkè è venuto così..........e non so nemmeno come rimediare
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Scusa Jul ho provato a riformattare.........
Ho letto tutto per me nessuna sorpresa , so già che i mafiosi ragionano così,quello che scrive spatuzza è solo in minima parte vero ed il suo pentimento e la conversione sono falsità.


Il testo integrale del memoriale
di Gaspare Spatuzza
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'L'espresso' Lirio Abbate, in cui pur rifiutando la richiesta di un'intervista
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sono Gaspare Spatuzza. Anzitutto le voglio manifestare tutta la mia
solidarietà per le minacce di morte, che gli sono state indirizzate dalla
mafia. Soltanto chi vive sotto questa spada di Damocle sa quanto costa un
atto di Libertà. La Libertà di dire ciò che si pensa, con altre parole la
Verità, cosa che oggi in tanti non vogliono ne meno sentirla pronunciare.
Detto questo, La informo che ho ricevuto la Sua richiesta di un'intervista,
mi spiace dirglielo, ma per adesso non è possibile.
Sono certo che comprenderà la mia decisione.
Ma, non posso sottrarmi a quelle poche domande che tra l'altro, trattano
temi sociali, cosa che mi sta molto a cuore. Prima perché amo la mia Terra,
secondo, credo che sia più che un mio dovere dare delle spiegazioni a chi
come Lei appartiene a quella Società Civile di cui è parte offesa di tutta
questa triste Storia, dunque, al Cittadino Lirio Abbate.
Il lungo silenzio in carcere che è poi esploso in una voglia irrefrenabile
di giustizia.
Nel gennaio del duemila e cinque, sono stato trasferito nel penitenziario
di Ascoli. Da subito mi rendo conto che quel sistema non mi consentirà di
portare avanti quel bellissimo percorso iniziato nell'anno duemila.
Percorso di ravvedimento, vissuto in silenzio, meditazione e astinenze
di cose superflue. Tanto che, inoltravo richiesta alla Direzione di applicarmi
la così detta aria riservata. Tanto per capirci si tratta di un circuito
penitenziario molto ristretto, ancora più duro del così detto 41/bis.
Ma non posso accedere, perché la mia condotta carceraria non necessita di
un ulteriore inasprimento. Le voglio dire che in tredici anni di 41/bis
non ho mai trasgredito il regolamento penitenziario. Qualcuno, malignamente
potrà dire che questo comportamento così lineare è basato solo allo scopo
di ottenere benefici. Rispondo che sono a oggi non ho chiesto un giorno di
liberazione anticipata. Tanto è vero che, "per libera scelta" da circa due
anni vivo in un regime penitenziario ancor più afflittivo del 41/bis. La mia posizione odierna - che sarebbe da collaboratore di giustizia - mi da la possibilità di beneficiare di permessi premio, ma non è ho fatta richiesta. Mi perdoni se mi sono lasciato prendere la mano, ma sa, era per sgombrare il campo da ogni equivoco. Tornando al discorso: nel frattempo attraverso il cappellano m'iscrivevo a un corso di Scienze Religiose, anzitutto perché desideravo così tanto approfondire le Sacre Scritture, poi per così estraniarmi da tutto quello che per me rappresentava impuro. Così iniziai a studiare, arriva il giorno degli esami, devo dire che ero preparatissimo, ma la paura era tanta, anche perché per me era la prima volta che mi sottoponevo a un esame. Ho provato delle sensazioni bellissime, soprattutto alla fine che mi è stato comunicato il risultato, di la' dal voto che per me alla fine non rappresenta nulla, ero orgoglioso di me stesso. Questo studio per me è stato importantissimo, anzitutto per l'approfondimento Religioso, dopo per un arricchimento di carattere personale, e,
ancora per aver dimostrato a me stesso che in fondo anch'io non sono diverso
dagli altri. Un'altra cosa, che mi ha molto colpito, è la Filosofia.
Imbattendomi con tutti questi grandi Filosofi che inseguivano tutte quelle
materie che il suo fine era di aprire la mente all'Uomo. Esempio: di quell'
Uomo che ha deciso di fare un salto nel buio, che poi buio non era, ma la
conoscenza. Sto parlando della caverna di Platone. Sa un po' in quell'uomo
mi sono rivisto io. Diciamo che questo studio ha contribuito a dare lo
stimolo finale a quel desiderio espresso tredici anni fa negli Uffici della
Squadra Mobile di Palermo.
La fede e la Chiesa, in che cosa crede?
Come già detto, da dieci anni che vivevo in un mondo tutto mio, avevo
assimilato tutto quello che un Buon Cristiano deve per forza di Fede,
sapere. Ci sono aspetti importanti e molto personali che per adesso non
posso dire. Devo dire che sono cresciuto con una formazione Cristiana e
Cattolica. Però ci sono fatti che poco hanno a che vedere da quell'Essere
Cristiano. Vorrei iniziare dal momento che dovevo fare la prima Comunione:
per incomprensione con il vecchio prete (non è Don Puglisi) non l'ho fatta.
Quando mi dovevo Sposare, c'era questo problema, ma è stato superato, pochi
giorni prima l'ho fatta, prima Comunione, Cresima e corso Matrimoniale,
cosa sbagliatissima, oggi dico un vero sacrilegio. Come è sacrilegio tutti
quei riti fatti da tutta cosa nostra. Esempio: quando si compie il rito di
affiliazione, si giura davanti a un'immagine sacra. Altra cosa, le parole
pronunciate prima di compiere una missione delittuosa: "Andiamo in nome di
Dio". Oppure parlando di soggetti appartenenti a cosa nostra si fa
riferimento: "I cristiani". Tutte questa cose oltre a essere indegne, sono
parole e riti impuri che rendono l'Uomo schiavo del male e nemico di Dio.
Soltanto in carcere inizio a leggere libri, in particolare la Sacra Bibbia
dandomi modo di entrare in contatto con la Parola di Dio. Allora ti accorgi
che la Vita è un'altra, da quello che ti hanno fatto sempre vedere, ti rendi
conto che tutto quello che hai fatto è orribile privo di giustificazione -
coca che ho sempre fatto, dando una spiegazione a ogni azione cattiva -
e chiede vendetta a cospetto di Dio. Un Vero Cristiano non può uccidere un
altro Uomo: il suo Prossimo è poiché prossimo suo, è anche suo fratello.
Con parole esatte, parliamo di Patricidi, Matricidio Fratricidio. Quindi,
aldilà di Vedere l'essenza della Vita, scopri Innamoramento che rappresenta
l'Essenza dell'Amore. Questa realtà ti cambia la Vita, te ne accorgi nel
modo di pensare, di parlare, di rapportarti con il tuo Prossimo. Non solo,
ma scopri la Libertà, perché un Uomo che ragiona con la sua mente è un Uomo
Libero. Non ci sono più vincoli associativi, non sei più un subalterno.
Devi solo obbedire alla Legge di Dio e a quella degli Uomini. Devo dire che
aspettavo questo momento di passare dalla parte del Bene e una volta fatto
il primo passo non ha esitato di mettermi in Grazia di Dio, così Grazie a
brave Persone che hanno fatto sì, che questo mio desiderio si realizzasse
c'è stato questo incontro, bellissimo, con la Chiesa di Dio, di cui oggi
sono onorato di appartenere sotto tutti gli aspetti.
Perché si finisce per diventare mafiosi?
Mafiosi non si nasce, le circostanze possono essere tante per indurre un
soggetto a diventarlo. Mafioso diventa chi ha subìto delle vessazioni, cerca
di avvicinarsi a qualcuno che lo è, per portare a termine la sua vendetta
personale. Ma una volta partita, non lo ferma più nessuno. Mafioso diventa
che è malato di malandrinaria, ha megalomanie. Con altre parole, la persona
che è disposta a tutto pur di esser qualcuno che conta. Questa è la più
pericolosa.
Mafioso diventa chi vede nella mafia le ricchezze, ma non sa che ad arricchir
si sono sempre i mamma santissimi. Questi sono i mercenari.
Che cosa spinge i palermitani a seguire i boss?
Diciamo che la gente comune di mafia non ne vuol sapere, anche se la respira
in ogni istante.
C'è gente che è attratta dalla persona che conta, non ha idea, quante persone
si rappresentano con il nome di un mafioso. Esempio: se sta trattando
l'acquisto di un prodotto, è capace di dire che è amica ho anche parente
di Figlio o Caio. Cosa sbagliatissima, non sanno che così facendo vendono
la propria anima a Satana.
Qualcosa può essere cambiata oggi?
Si, se i palermitani la smettano di affidarsi al messia di turno che promette
a parole tante, ma alla fine sono abbandonati a se stessi. Trovandosi sempre
con i problemi di sempre. Dagli anni ottanta che costruiscono interi
quartieri popolari e guarda caso,tutti nelle periferie estreme. Sempre che
nessuno si è posto il problema, che tra l'altro è fondamentale, di munire
queste intere arie in altre parole, città quartieri di strutture Sociali.
Forse, chi ha deciso questo, era convinto che solo la chiesa fosse
sufficiente a risolvere ogni tipo di problema. Ma sappiamo che la Chiesa da
sola non basta. Poi ci sono interi quartieri privi di corrente elettrica,
acqua, addirittura sono privi di fogna: Mi chiedo chi si può indignare più
dei palermitani onesti, quando per una piccola minoranza si offende una
intera Città, per una cosa di cronaca nera. Alla fine quella società civile
cosa vuole trovare in questi posti? Ragionieri, Geometri? Scienziati? E pur
vero che non sono i posti che fanno l'uomo mafioso, ma tante circostanze
possono arginare questo male sociale. Se parlo del quartiere di Brancaccio,
non tutti sono mafiosi, i veri mafiosi rappresentano una minoranza.
La stragrande maggioranza è di gente che non ha nulla da che spartire con
la mafia, ma per esigenze è costretta a conviverci. Oggi tutti che parlano
di mafia, ma cos'è la mafia? La mafia è il sistema più funzionante che ci sia
naturalmente parlando della ma conoscenza che si è formulata da un bel po'
esempio: se devo uscire un certificato di residenza, ecc vado da chi di
dovere certamente non è lo Stato che prima di mezzogiorno mi viene recapitato
direttamente a casa. Se decido di seguire l'iter come giusto che sia,
allora mi devo svegliare alle sei recarmi in tale ufficio, por darsi che
alla fine mi dicono di ritornare l'indomani così ho perso mezza giornata
e ancor non so se domani risolverò tutto. Allora esempio: mi rubano la
macchina mi rivolgo a chi di dovere che non è lo Stato gli do gli estremi
numero targa, colore ora e giorno e via del furto. Non dico il cento per
cento, ma l'ottanta per cento che per sera la macchina c'è lo sotto casa.
Per essere più incisivo voglio raccontare uno dei tanti aneddoti personali:
trovandomi in un Istituto Penitenziario, dove svolgevo la mansione di
lavorante, esattamente lo "scopino". Intendo accentuarlo perché per molti
già la stessa parola scopino è una grandissima offesa. Io l'ho sempre detta
così perché per me è stato un grandissimo onore fare lo scopino, come l'ho
sempre fatto, sino ad oggi. Ritornando al discorso: per praticità univo due
bastoni da scopa con del nastro adesivo. Ora, quello che utilizzavo si era
rotto. Prendo segnalato la cosa al posto di turno, mi riferiva che al più
presto provvedeva. Dal giorno della mia richiesta ne era trascorso un bel pò
. Un giorno chiedendo di avere questo benedetto nastro adesivo, mi riferiva
che ne erano sprovvisti. Alchè gli dissi di spiegarmi se possibile la
differenza che intercorre tra lo Stato e l'antistato. Risposta è stare dalla
parte dello Stato perché anzitutto rappresenta la Legge, è poi il bene.
Rispondo: e poi? Risposta: e poi basta! Allora ascolti bene quello che gli
dico: da dieci giorni che chiedo allo Stato un po' di nastro adesivo, ma
fino a oggi non ha provveduto. Ora io per esigenze lavorative ho bisogno di
avere ciò che mi è dovuto e sa bene che per me non è un favore.
Lei permette se mi rivolgo altrove? Prego. Li vicino si trovava la sala
pittura, affacciandomi dal giardino chiesi alle persone che si trovavano
all'interno. Tizio e Caio mica vi trovate un rotolo di nastro adesivo?
Prego. Mi avvicinai al capo posto e gli dessi. Ha visto chi mi ha dato
il nastro adesivo? Si. Mi dica un po' chi mi ha dato questo è lo stato ho
l'antistato. Risposta: l'antistato. Gli dico: allora dei due a chi devo
avere obbligo? Risposta: Mi Mi Mi. Detto questo, voglio dire che là dove
non c'è la presenza dello Stato, non lo Stato fatto soltanto di polizia
ma di quello Sociale, la criminalità troverà terreno fertile dove nascere
e svilupparsi.
I capimafia da Riina a Provenzano sono stati arrestrati, cosa nostra è al
capolinea?
Sarà bene ricordare la storia di cosa nostra dalla genesi per arrivare ai
giorni nostri. La descrizione che posso dare è quella della storiella
mitologica che si racconta in Egitto, si tratta di un uccello, precisamente
la Fenice che ogni cinquecento anni si materializza dai deserti di sabbia
e rinasce a una nuova vita, adattandosi alle circostanze odierne.
Questo per me è il Dna di cosa nostra.

Perché si uccide un prete?
Perché la Verità fa male e prima di fare male fa paura. Come dissi all'inizio
non è a tutti che piace. Proprio noi Cristiani nella nostra Storia abbiamo
pagato sempre un prezzo altissimo di Vite umane per annunciare la Verità.
Partiamo da Nostro Signore Gesù Cristo che la Sua Verità stava, nel
proclamare l'Uguaglianza, la Pace e L'Amore, ma è stato condannato e
assassinato, colui che era il Figlio di Dio. Pensi Lei che cosa possano fare
a noi gente comune. Ho letto da qualche parte che: non deve avere paura
della luce del sole, chi non ha nulla da nascondere. Per questo, la Verità
va gridata ai quattro venti, ci sarà qualche Uomo di Buona Volontà che la
raccoglierà e farà di tutto per difenderla.
Qual è il suo primo omicidio?
Questo per me è un argomento molto delicato e vorrei non rispondere, ma ho
il dovere morale di farlo. Devo dire che per me, già un solo delitto è
ripugnante alla coscienza dell'uomo e con il mio solo pensiero che io, in
prima persona mi sono reso responsabile della morte di questi figli di Dio
e nello stesso tempo anche miei Fratelli, per me questa è la pena peggiore
che possa pagare. Lo so che conta poco, perché il male sta nella sostanza.
Ma voglio dire che non ho mai sentenziato la fine di una vita.
Tutto quello che ho fatto, è stato da esecutore e mai come mandante.
Era soltanto una mia precisazione, perchè come già riferito, per me, non
cambia nulla tra mandante ed esecutore. Sono colpevole dal primo all'ultimo
omicidio compiuto dalla mafia e Dio sa che pena paga il mio cuore.
La ribellione di oggi a Palermo contro il pizzo pensa possa essere un modo
per liberare la città dalla mafia?
Anzitutto vorrei partire da cosa è per la mafia il pizzo. Negli anni ottanta
periodo di Maxi processo la mafia era in serie difficoltà economiche, così
decidono di chiedere ai piccoli negozianti - e non solo alle grandi aziende
, oppure alle grandi opere pubbliche - un pensiero per carcerati.
Ma era soltanto una cosa transitoria, perché cosa nostra sa che questa cosa
- oggi pizzo - può minacciare quella pace sociale. Devo dire che molti non
hanno opposto resistenza, anche perchè poteva essere a loro, cioè ai
negozianti una cosa di utilità. Anzitutto una sorveglianza, poi una copertura
per tutto quello che riguarda in credito, cioè le persone che non pagano
la merce acquistata, cosa nostra assume la tutela di riscossione credito,
se così si può dire. Quindi per i negozianti anche questa è una garanzia.
Ma con gli anni la cosa è degenerata a tal punto che il Pizzo lo paga anche
il calzolaio. Ma la cosa che deve fare riflettere ai mafiosi è questa,
domanda che ho sempre fatto, ma che non ha mai avuto risposta - domanda
fatta non agli ultimi arrivati, ma ai mamma santissime - perchè sapevano
che avevo ragione. Le domande sono le seguenti: quali sono le regole cui si
deve attenere un uomo d'onore?
Non dare soldi a usura. Sappiamo che questo lo fanno un bel po' di uomini
d'onore.
Non uccidere Bambini. Questo lo abbiamo fatto!
Non uccidere le Donne. Questo lo abbiamo fatto!
Non uccidere un uomo d'onore - salvo che non ci sono motivi validi - questo
lo abbiamo fatto e con l'aggravante per motivi futili.
Tenere le Donne fuori da ogni questione che riguarda cosa nostra. Oggi
addirittura ci sono donne d'onore.
Tassativamente non è consentito fare lo sfruttamento della prostituzione.
Ho elencato alcune regole di cui si deve attenere scrupolosamente i cosi
detto uomo d'onore. L'ho fatto perchè mi interessa arrivare al tema che
riguarda la questione del pizzo, su questo passaggio che riguarda lo
sfruttamento della prostituzione ponevo la domanda: è consentito a cosa
nostra trattare lo sfruttamento della prostituzione? La risposta è No!!
Allora dico, perchè non è consentito? Risposta: se pur illecitamente i
soldi noi ce li guadagniamo. Mentre costringere la Donna a prostituirsi è
da uomini indegni, privi di sangue nelle vene. Rispondo: belle parole.
Ora chiedo: è bene chiedere il pizzo a un negoziante che dall'alba alla
sera fatica per guadagnarsi da vivere e sappiamo che la stragrande
maggioranza di queste attività è tutta a conduzione familiare, tra l'altro
qualcuno è quasi sempre parente o amico nostro (Vorrei qui precisare che
questo non vuol dire che sono collusi con cosa nostra) credo che sia una
cosa scorretta. Aggiungo che nel chiedere il pizzo, cosa nostra scende allo
stesso livello di chi fa soldi alle spalle delle Donne. Per finire voglio
dire che sappiamo bene che sin dall'inizio di questa storia che riguarda
il pizzo, era una cosa transitoria e chi era addetto a riscuoterlo non era
né stipendiato né tanto meno si tratteneva la percentuale. Oggi, sappiamo
che chi riscuote il pizzo, l'ottanta per cento se lo intasca, la rimanenza
arriva a noi carcerati. Per quello che mi riguarda, ho dato sempre
indicazioni di rifiutare quest'aiuto che aiuto non è, perchè sono soldi
sudati e chi li va ad estorcere di certo viene maledetto. E noi, palermitani
sappiamo bene che l'oro trovato in mezzo alla strada è oro maledetto.
Perché chi l'ha smarrito, lo piange - come sta ancora piangendo l'oro che
cosa nostra ha sottratto alle nostre Famiglie: sto parlando di quell'oro
che cosa nostra ha rubato al monte di pietà di Palermo. Da questo furto
ci siamo sempre dissociati, ma voglio dire che ogni membro di cosa nostra
è responsabile. Alle Famiglie che ricevono questo versamento per i carcerati
, voglio dire che sono soldi maledetti per tanti motivi, e non è da veri
Cristiani accettarli.
In molte occasioni si è scoperto negli ultimi anni che alcuni si sono finti
antimafiosi, iscrivendosi in liste contro la mafia, per sfuggire ai sospetti.
C'è un detto palermitano che dice: soldi e corna sono due cose che è diffi
cile nascondere. Così come è difficile non farsi notare all'interno di un
quartiere chi è il mammasantissima di turno. Questo è il compito di quella
Palermo perbene che è chiamata a vigilare e denunciare alle Autorità, lo so
che la paura è tanta, ma dovete lottare per il bene dei vostri Figli, la
vostra Terra è bellissima soltanto che è contaminata, solo voi siate in grado
sviluppare questi benedetti anticorpi. Perchè la Natura ha dato a se stessa
la medicina per curare il proprio male, il medico serve soltanto per
compilare la ricetta.
Pensi che possa essere la mafia che si fa antimafia?
Questa parola non ha senso, secondo me, perchè credo che esista la crimina
lità organizzata da una parte che rappresenta il male, e dall'altra la
Società Civile che incarna il Bene. Non occorre una laurea in psicologia
per capire da che parte sta il Bene o il male. Siamo sempre lì, bisogna
decidersi una volta e per tutte da che parte stare, lo so che non è semplice
e noi sappiamo quanto è duro stare dalla parte del Bene, ma ne vale la pena!

Che cosa pensa di Falcone e Borsellino?
Capisco che può sembrare un accostamento se così posso dire blasfemo, ma
credo che alla fine spiega il senso delle parole. Ma prima desidero ricordare
la figura della Dottoressa Francesca Morvillo, che molto spesso viene
dimenticata. Penso a questa Magnifica Donna che consapevole del rischio,
che correva non ha esitato a seguire l'Uomo che amava. Lei che era la sola
che potesse percepire le sensazioni e forse anche notare la sofferenza
morale dello sconforto Dottor Giovanni Falcone, per via delle circostanze
che tutti sappiamo. La Dottoressa Morvillo, mi ricorda tanto le Donne
riportate nei Vangeli: di quelle Sante Donne che fino alla fine hanno
seguito Nostro Signore Gesù Cristo. Tutti, dico tutti erano scappati, mai
gli unici, cioè la sole donne gli sono state fedeli fino alla fine. Vanno
anche ricordati tutti quei servitori dello Stato che della loro vita ne
hanno fatto un mezzo di guerra per combattere il male e sappiamo che molti,
e sono troppi, sono morti. Detto questo, ritorno alla domanda iniziale:
le origini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono del quartiere della
Kalsa. Ora, chi conosce bene quelle realtà, sa che la sorte di un uomo può
deciderla- in parte- anche il luogo dove vive. Pertanto, voglio azzardarmi
a dire che se Falcone e Borsellino decidevano di stare dalla parte del male,
non avevano nulla di che invidiare a tanti capi bastoni, ma viva Dio che la
loro scelte sono cadute dalla parte del bene e credo che in tanti dovrebbero
essere orgogliosi che la provvidenza ha donato questi uomini anche se il
prezzo che hanno pagato è molto caro. E poi, non bisogna dimenticare che
Cosa Nostra li ha da sempre temuti, questo perché gli riconosciamo le loro
qualità di persone non comuni. Per quello che mi costa, come uomini sono
sempre stati elogiati se pur nemici.
Che cosa bisognerebbe fare per annientare Cosa Nostra?
A questa domanda già ho risposto, ma voglio aggiungere che unitamente alle
forze di repressione vanno associate quella di strutture sociali. Dove ai
cittadini gli è riconosciuto ogni diritto e non ci si deve rivolgere all'
antistato per far valere i suoi diritti. Si dice un detto a Palemo: "Chi ti
da pane chiamalo papà".
Espressione che non condivido, perché il pane che da questo papà è avvelenato
e alla fine si paga a caro prezzo. Desidero qui riportare una cosa molto
bella che lessi alcuni anni fa su una rivista: Famiglia Cristiana.
"caro giovane, prega ancora per te, specialmente adesso che sei cresciuto
e sei esposto a mille pericoli. Non voglio farti alcun rimprovero, ma dirti
solo che Gesù non ti molla, anche se in Chiesa non entri più, perché forse
i grandi ti hanno stufato, o peggio, tu ricordati di Dio. Il mondo degli
adulti spesso è un triste miraggio: molti vogliono solo sfruttarvi, rubare
la vostra innocenza, la vostra freschezza, la vostra forza, i vostri slanci
, il vostro coraggio e altruismo. Sono come vampiri che si succhiano il
cervello, le idee la voglia di vivere, di lottare per un mondo migliore;
si offrono l'oblio, la droga, il consumismo, il sesso senza amore, i soldi,
il potere, la mafia, in cambio si prendono la vostra anima e si lasciano
vuoti tristi, disperati, ma io voglio dirvi che la speranza c'è ancora
e proprio dentro di noi e un piccolo spiraglio di luce in fondo al cuore
che batte e si dice che c'è la scintilla di Dio in voi, siete grandi, forti
, figli di Dio. Decidetevi per Dio, parlate con Lui, aprite il vostro cuore
, dategli tutto il vostro vuoto, il vostro dolore, la vostra insicurezza.
Per favore, Caro Giovane, ritrova la speranza, ritrova Gesù Cristo, l'unico
che ti ama e non ti tradisce, che soffre e gioisce con te". Da una maestra
elementare.
Questa la dedico a tutti quei ragazzi che sono alla conquista della vita.
Riflettete: la vita è sacra e non va buttata ma soprattutto non permettete
a nessuno di rubarvela.
Che cosa dovrebbero fare i palermitani, i siciliani, per sconfiggerla?
Qui voglio riportare le parole che disse Giovanni Falcone: la mafia è un
fattore umano e come ogni cosa ha un inizio e una fine. Aggiungo che il
problema è sociale, riguarda tutti, sia i palermitani che i siciliani per
cui dico di non stare ad aspettare sempre il Messia di turno, ma darsi da
fare per il bene di tutti, perché non so per quanto tempo le nostre
generazioni conviveranno con questo problema, molto, molto serio.
Devono impadronirsi del loro territorio, farsi scudo uno con gli altri
aiutarsi a vicenda, convincersi che l'altro non è diverso. Studiare la storia
della nostra bellissima terra e scoprire le meraviglie che hanno lasciato
tutti i conquistatori partendo dagli arabi, tutte le bellezze artistiche
che possediamo e che noi oggi ammiriamo non le ha lasciate Cosa Nostra o
la mafia che sia. Quelli conquistarono ma costruirono, qui sta la differenza
per questo dovete ora scegliere da che parte stare. Io ho deciso di stare
dalla parte del bene rappresentato da Dio, da Gesù, da Maria, da S. Pietro
, da S.Paolo, da tutti gli apostoli, da tutti i santi, da tutti i martiri,
da Madre Teresa, da padre Pio, da Giovanni Paolo II. Non può dirsi cristiano
colui che ha connivenza con il male. Date a Cesare quello che è di Cesare:
la scomunica. Al siciliano onesto: la santificazione. Ai tanti giovani,
vi scongiuro di fare una somma di quanti ragazzi come me hanno avuto la
vita distrutta. Per cosa? Ideali! Questi non sono ideali da coltivare,
gli ideali da coltivare sono fatti di amore e soltanto questi ci faranno
vivere in pace con noi stessi e con tutto il Prossimo. La maggior parte
di ragazzi della generazione prima della mia e quella dopo, molti sono
ergastolani, la rimanenza è morta, solo qulli che hanno deciso di vivere
onestamente sono vivi dentro e rimarranno vivi per l'eternità. Non avete
idea che vuol dire un "fine pena mai". Non sapete cosa sia la famiglia di
un carcerato. La vita è vostra vi prego di non farvela rubare e soprattutto
godetevela.
A questo punto, vorrei chiudere ma prima le voglio dire che tutto quello
che ho scritto l'ho detto perché lo sento mio, perché fa parte del mio
essere di oggi. Detto questo, mi rimane soltanto che salutarla con un
arrivederci.
Località segreta, lì 19 luglio 2010
Gaspare Spatuzza
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 "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Empty
MessaggioTitolo: Re: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Gio Lug 29, 2010 11:42 pm

grazie al, ora è più leggibile.
credo ke x nessuno sia una sorpresa quello ke ha raccontato specialmente sulla mafia, delle gerarkie e dei giuramenti ce ne aveva parlato her nel suo topic, del codice d onore ke ora non esiste più come afferma spatuzza, anke di quello ne abbiamo sentito palare, come combatterla l hanno sempre detto gli uomini ke hanno perso la vita x questo da boris giuliano al generale dalla kiesa, dal giudice cassarà a libero grasso, da giuseppe fava a falcone, borsellino ecc....
sul suo pentimento e sulla sua conversione xkè sostenere a priori ke sono falsità?
ke ne trarrebbe a mettere in piazza il suo "personale" se non ha benefici aggiuntivi oltre queli ke gli derivano dall essere un collaboratore di giustizia?
ki ha, o ha scoperto o ritrovato il dono della fede, non può credere ke anke x lui sia successa la stessa cosa?
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MessaggioTitolo: Re: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Ven Lug 30, 2010 9:46 am

No Jul....non credo proprio che quel pluriomicida abbia avuto la grazia della fede.

Di tutto il suo sproloquioContesto specialmente questi punti :

-Non è vero che mafiosi non si nasce.
-La mafia non è l'antistato ,fa parte dello stato.
-Non è vero il codice d'onore di cui parla,
-la mafia si interessa della prostituzione ed ammazza anche donne e bambini.
-Non è vero che Falcone e Borsellino sarebbero stati capi bastone.
-Ridicolo poi quando parla del nastro isolante.
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MessaggioTitolo: Re: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Ven Lug 30, 2010 1:57 pm

No Jul....non credo proprio che quel pluriomicida abbia avuto la grazia della fede.

Di tutto il suo sproloquioContesto specialmente questi punti :

Citazione :
-Non è vero che mafiosi non si nasce.

non è vero ke mafiosi si nasce, non è scritto nel codice genetico di nessuno ke tale padre tale figlio, ci sono probabilità molto più alte rispetto ad altri individui, ma questo non ne fa una certezza categorica come dici tu.

Citazione :
-La mafia non è l'antistato ,fa parte dello stato.

la mafia è, ed è stata l antistato almeno fin dove sopperisce alle esigenze ke lascia uno stato assente......e da qualke decennio è entrata a farne parte piazzando i suoi uomini in posti strategici, posti ke la vekkia mafia quella con la "m" maiuscola ha sempre evitato.

Citazione :
-Non è vero il codice d'onore di cui parla,
-la mafia si interessa della prostituzione ed ammazza anche donne e bambini.

il codice d onore è sempre stato in vigore fin quando c erano uomini ke potevano essere kiamati "uomini d onore", era un codice rigido e osservato scrupolosamente come ci ha detto her e come ribadisce spatuzza, cosa nostra era esclusivamente gestita dagli uomini, le donne erano tenute fuori, e come i bambini erano protette e intoccabili, e via dicendo....e ki lo infrangeva ne pagava e conseguenze.
ora non vale più, uccidono bambini, donne anke incinte, si autofinanziano con droga e prostituzione è vero, ma questa mafia attuale scimmiotta solo quella con cui ha in comune solo il nome.
se i vekki mafiosi potessero vedere com è caduta in basso la piovra, sta certo ke si rivolterebbero nella tomba.
ma da questo a dire ke non è vero il codice ce ne passa

Citazione :
-Non è vero che Falcone e Borsellino sarebbero stati capi bastone.
e cosa ti da questa sicurezza?
se invece di scegliere di seguire e dare la vita x gli ideali in cui credevano, di continuare a seguirli nonostante sapessero di essere.....dead mans waking.....
avessero scelto di stare dall altra parte, dalla parte ke tanto hanno combattuto xkè non avrebbero potuto diventare dei capi bastoni? da quello ke ho letto sono nati entrambi nel quartiere kalsa, e anke se non lo conosco mi pare non sia descritto come un quartiere dove vive la miglior borghesia di palermo, nè tanto meno mi risulti ci sia un vaccino contro la mafia.

Citazione :
-Ridicolo poi quando parla del nastro isolante.

non so quanto sia ridicolo, visto ke ci sono scuole dove i bimbi x andare in bagno devono portarsi la carta igienica da casa.....la scuola è statale è anke obbligatoria,
ma è anke un diritto avere un pezzo di carta igienica in bagno.
ci sono anke uffici pubbici messi così x non dire di altre situazioni peggiori.
credo ke l esempio del nastro adesivo, sia stato fatto in modo dimostrativo, provocatorio ma fino ad un certo punto, xkè comunque non fa una piega su certi ruoli della mafia
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algiuga

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 "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Empty
MessaggioTitolo: Re: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Ven Lug 30, 2010 6:21 pm

Vedi Jul,sono convinto che quel tale ,che non voglio nemmeno nominare ttanto mi fa schifo,non è pentito e non ha fede.Quello che scrive dimostra che è più mafioso di prima.Lui porta avanti i teoremi della mafia

-la mafia interviene nelle inefficienze dello stato
-la mafia chiede il pizzo per aiutare i carcerati.
-La mafia ha il codice d'onore.
-si diventa mafiosi perchè si è subito un torto o lo stato non ti da lavoro.
-e si dice inefficienza dello stato perchè in carcere non danno il nastro adesivo.
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juliet
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 "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Empty
MessaggioTitolo: Re: "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre     "Gaspare Spatuzza....mafioso." oggi collaboratore di giustizia....davvero un uomo può cambiare in modo così radicale? premetto ke è lungo da leggere, se qualcuno già sbuffa xkè lo ritiene "palloso" o noioso...non lo apra neppure e passi oltre    Ang28Ven Lug 30, 2010 6:33 pm

lui non fa pubbicità alla mafia al, dice quello è...quello ke tutti sappiamo. non c è nulla di nuovo in quella lettera.
tu parli della mafia attuale, lui fa un confronto tra la vekkia e la nuova, forse dovresti leggere più attentamente, prendi i pizzo......ti dice i xkè è nato, e dice anke ke attualmente i soldi se li tengono gli estorsori, la cosa è diversa ke affermare ke col pizzo aiutano i carcerati....non è questo quello ke dice nel "intervista".
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Certo Jul,lui in pratica dice che è diventato mafiosoperchè gli hanno fatto dei torti e che la mafia dei suoi tempi aveva il codice d'onore ed aiutava il popolo laddove lo stato era assente,poi si è pentito perchè la mafia di oggi non ha codici,uccide donne e bambini,fa affari con la prostituzione etc etc e quindi ha deciso di collaborare con lo stato. Ma a chi vuol darla a credere.....
la mafia dei suoi tempi ha ucciso la moglie di Dalla ChiesaHa sempre adottato la pena di morte,ha sciolto un bimbo nell'acido...si è macchiata degli omicidi più atroci e crudeli. "Codice d'onore"Ma mi faccia il favore. !!!!
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