laboratorio

sarebbe carino inventare parole, non solo versi, ma parole libere, anarchiche, sparse, fastidiose come un sassolino nella scarpa, irriverenti, sdolcinate all'inverosimile, inc...ate o solo semplici,
partendo da un'immagine e stare a vedere in ognuno cosa fa venire a galla
se ai marinai sopracoperta interessasse, proporrei una prima immagine

Perego (LC) marzo

storia

jul!
falsità

però, davvero difficile mantenere il teatrino!! davanti alle telecamere per forza essere un copione, essere ciò che altri scrivono...

al, perego è anche un paese ed è in prov di lecco

guarda il caso, però:
paola perego è del mio paese e abitava molto vicino a casa mia
mia moglie la incontrava al parco

oppppsssss.....scusa aldo!

Sexy

Sollo Aldo,è una cittadina di circa 1600 anime,il fatto è che il nome mi ha fatto venire in mente la Paola , che è una donna che mi piace,non solo per l'estetica.

io concordo con jul che è pallosa, ma non tanto lei quanto ciò che rappresenta
anche da giovane aveva ben in mente quello che voleva e andava diritta per la sua strada
insomma... una palla

ah, al
paiola è anche mia moglie

vigano certosino mi
proviamo così
(poi posto una cosa che ho scritto proprio lì)

Un tuffo.


non vedo il proprietario dei sandali....

oddio....no eh?
con dei fondali così bassi.....

Appunto......

aldooooooooooooooooooooooooooooooooooo

tranquilli, che ho la testa dura!
no, ci ho messo solo i piedi

ora vi spiego....

ACQUA NOSTRA

E' caldo oggi. La tangenziale è un grasso nastro nero e umido, un bubbone di auto e camion prossimo all'esplosione e la percorro quasi esalando l'ultimo respiro a cavallo di un ronzante motore diesel sfiatato. La mia uscita è Trezzano sul Naviglio – Vecchia Vigevanese. Tre chilometri e sono nella campagna, quella bassa campagna milanese di campi, navigli e fossi, rogge ed erba e granturco.
Arrivo alla mia destinazione: dieci case, un'abbazia e una parrocchia grande così. La cosa più importante però, fossi, tanti fossi di irrigazione che scorrono nei campi dietro la chiesa ed interrotti ogni tanto da quelle piccole chiuse che permettono la fuoriuscita dell'acqua. La mossa è più breve del pensiero: mi siedo sul granito ghiandone di una chiusa proprio sotto un cespuglio di sambuco tolgo scarpe e calze e lascio che i piedi roventi cadano nell'acqua freschissima e corrente.
Una frustata percorre la schiena e per qualche secondo resto immobile ascoltando solamente il gorgoglio dell'acqua sulle caviglie
Le mani sulla pietra sentono un solletico strano e guardando scorgo una lenta lunga fila di formiche che sale dal mignolo e la attraversa tutta scendendo dalla base del pollice. Frinire di cicale per sottofondo. Sono le tre e mezza del pomeriggio. Tremula l'orizzonte delle campagne.
Strana sensazione e in tutto il corpo si diffonde benessere. Frinire e ancora frinire e ancora e ancora e ....ipnotico frinire...
Basta chiudere gli occhi e non sono più corpo o comunque non più solo greve corpo. Piedi, acqua, verde, rintocchi di campana, ore quattro, cielo tra le foglie...Tutto si confonde e si contamina e l'immaginazione cuce e inanella ciò che i sensi sentono.
Il pensiero più forte in questo momento è quello di essere in comunione col mondo. Davvero! Sto toccando l'acqua di tutto il mondo con i piedi! Un semplice gesto che vale più di tante parole. Così semplice e così complicato da capire. Si, perché le cose semplici sono così universali che fatichiamo a capirle. I miei piedi toccano ora quelli di un bambino nel Gange, di un pescatore del Nilo o quelli di un soldato morto e riverso nell'acqua e ancora quelli di un suicida caduto da un qualsiasi ponte. Sono nelle lacrime e nell'urina del mondo. E così passo attraverso le pale di cento mulini e nelle fogne della più putrida delle città, nella sorgente e nel ghiaccio, nei mari. Mi fiondo attraverso la storia e il tempo fino al centro della terra e rinasco nuvola e crisalide e ricado.
Ritraggo i piedi dal fosso come la mano da una bolla di sapone, freschi e puliti, quasi candidi ed ho capito.
L'acqua è nostra, di tutti noi perché noi siamo l'acqua.

Aldo

Si, la nostra materia è l'acqua......

Mi sono sempre chiesto se TUTTE quelle molecole che mi tolgono la sete ed entrano a far parte di me hanno abitato nel corso dei millenni altri esseri viventi vegetali o animali ed hanno percorso i cieli,le terre,i mari,i fiumi.......di questo nostro mondo.

Anche loro nascono vivono e muoiono.

Stupende considerazioni , Aldo.

bbbbbrrrrr......aldo, mi hai fatto venire la pelle d oca, l acqua di quei fossi è gelata!
bellissime le tue sensazioni...i tuoi pensieri, e il modo con cui le racconti le fa vivere come se fossi davvero con i piedi a mollo mentre ascolto le cicale...il passaggio ke più mi è piaciuto è questo, e mi pare di vedere il loro sorriso rispondere al mio saluto.

Citazione :

I miei piedi toccano ora quelli di un bambino nel Gange, di un pescatore del Nilo

noi siamo fatti in maggioranza di acqua come dici, ed è anke un bene preziosissimo...peccato ke troppo spesso ce ne dimentikiamo e ne sprekiamo così tanta

eh eh, aldo. tu non eri quello che odiava gl'inni?
bellissimo questo all'acqua.

acqua nostra..... è bellissimo.

beh her, è diverso
noi siamo l'acqua...
ma, per me, non siamo un inno

voleva soltanto essere uno dei soliti contorti modi che utilizzo per ringraziare le persone che come te ci regalano bella lettura e che sviluppa il pensiero.

scusa her, mi prendo a volte troppo sul serio...

Nasciamo nell'acqua e nel buio,dopo pochi mesi perdiamo la capacità di vivere nel mondo liquido einiziamo il viaggio,alla luce e all'aria.

La mia idea del tuffo prima era un pò per scherzare,ma non del tutto,...il tuffo può essere un ritrovare le sensazioni di quando eravamo nel grembo materno o uno dei modi per porre termine volontariamente al nostro viaggio.

Al contrario di Aldo non amo l'acqua...Acqua da bere ( potrei farne a meno), acqua da navigare ( non amo le grandi distese), acqua da immergersi ( temo il mare...) ,però è bello leggere e immaginadire di sensazioni forti come quelle di cui Aldo si ha fatto partecipi..
Devo dire che preferisco di gran lunga Aldo "scrittore" che " poeta"..Ha una proprietà descrittiva molto più intensa che preferisco alla "personale" impretazione dei suoi versi...di cui lui dice siamo portatori....
Tornando al "gioco", forse non mi è chiaro..dobbiamo esprimere con un aggettivo, un verbo, un nome.. ciò che la foto ci ispira???...Insomma...come darle un titolo, Ho capito bene?

...ciao dana!!!!!!!!!!
anche no
parole in libertà direi
che siano poesie,lettere, una parola sola, un tema o un racconto
senza regole precise

Ciao Dana......come ti sei fatta preziosa !!!

Ciao Ragazzi.....
sapeste che sto passando da un mese a questa parte...da non augurare nemmeno al peggior nemico...
Ma dovrà passare..prima o poi...anche se sto "prima" non si fa vedere...

Tornando a bomba ( per parafrasare un vecchio amico) e sperando di non usicre fuori tema ( se così fosse..sposterò subito l'argomento) vorrei sentire i vostri pensieri..
C'è una parola che temo, mi affascina, scinde in me il razionale dalla superstizione( per la serie:"non è vero ..ma ci credo!")..:
Jettattura!!!

Che ne pensate?

non ci credo alla jettatura (ma sto facendo le corna!)
ci sono periodi in cui davvero ci si crede per condizione, però

ci sono momenti in cui si pensa ...ma capitano tutte a me?

E da sempre gli uomini fanno scongiuri,nel napoletano sono moltissimi i portafortuna le frasi per scacciare le disgrazie.... i gesti scaramantici.

Anch'io non credo alla iettatura,alla fortuna ...questo razionalmente,,il gatto nero,passare sotto la scala,le teste d'aglio,i cornicielli,il gobbetto,la scartellata...

Ma nel mio inconscio....

Nemmeno io..vorrei crederci ma.....quando è troppo e troppo...soprattutto dopo che qualcuno che ha quella nomea..ti ha un pò...preso in antipatia ( e nn mi sono fatta influenzare..l'ho saputo solo oggi dopo 1 mese di...Bip)

Per non parlare quindi di malocchio e fatture......

io tolgo il..malocchio!!
e vi posso assicurare che si sono ricredute anche ..persone di..scienza!

avevo una fidanzata,quando ci incontravamo mi portava sempre un piccolo termos con del caffè,che regolarmente lei non beveva.....era una fattura che doveva tenermi legato a lei.Non vi racconto cosa c'era dentro.....ma non ha funzionato.

ma dai, al, mia nonna diceva che mio nonno quando andavano al bar da fidanzati voleva sempre andarle a prendere il caffè e glielo portava al banco...sì, secondo lei lui le aveva fatto la fattura, mica era gentile e innamorato

allora la fattura nel caffè si usava anche dalle tue parti?....pensavo fosse una cosa del sud.

lo pensavo anch'io
io ci ho provato con il sudore del malcapitato, ma, nemmeno il tempo per asciugargli la fronte amorevolmente durante un pic-nic che mi ha detto che l'amore nasce libero...
beh, era il mio migliore amico, era gay e io ne ero cotta...l'avevo letto nel quotidiano locale e nella mia incoscienza di diciannovenne...

Nel mio caso l'intruglio era preparato da una fattucchiera.

Iettatura...gesti scaramantici..sfortuna.. sono importanti solo per chi ci crede. Hanno insomma un effetto placebo. Voglio raccontarvi brevemente due episodi, sperando di essere poco "palloso"
1. Quando ero piccolo, nella casa a ringhiera dove abitavo, vivevano numerose famiglie. In una di queste, un giorno un bambino ebbe un attacco di convulsioni, sintomo che più tardi rivelò il male: epilessia.
I parenti disperati chiesero consiglio ai vicini ed ebbero la brillante diagnosi di "malocchio" e il rimedio, cioe bruciare un indumento del piccolo e vedere chi si sarebe presentato all'uscio. Il visitatore sarebbe sicuramente stato l'autore del malocchio. Sentendo il trambusto una vicina, una povera vedova di guerra, venne incuriosita o per prestare aiuto. Venne subito accusata di maleficio e nonostante il medico della mutua, arrivato con comodo giorni dopo, avesse diagnosticato epilessia, la fama di strega cattiva accompagnò la vedova, avvelenandole il resto della sua povera vita.

2. Ho lavorato i Nigeria per qualche tempo. L'azienda che aprimmo a Benin City era a partecipazione mista. Per legge il 60 % delle azioni doveva essere di un cittadino nigeriano. Il nostro socio, un Ibo cattolico e educato in Europa, era in apparenza del tutto razionale. Un giorno arrivò in ufficio, grigio invece che nero. Aveva il terrore in viso. Ci raccontò che gli era stato fatto un maleficio, Juju mi pare lo chiamassero, che gli era stato notificato con un orribile pupazzetto. L'uomo, diplomato in Germania perito elettrotecnico, padrone di due lingue europee e apparentemente razionale era terrorizzato e non si riprese mai dallo spavento.
Il maleficio ottenne così l'effetto voluto non per la magia in esso contenuta ma per il fatto che il destinatario ne era stato messo al corrente.

Condivido Rem,al 100 %.lo stesso avviene a chi si fa fare le carte o predire il futuro per cui inconsciamente si comporta in modo tale da far avverare la pre dizione.,buona o brutta che sia.

Non c'entra la intelligenza o l'istruzione delle persone,succede indistintamente e tutti.

Per mia madre guai a mettere in tavola il pane capovolto,ricordo che da piccolo provavo di nascosto a farlo ,per vedere cosa succedeva e non succedeva mai niente.

provate allora ad essere almeno in due e a salutare nel commiato almeno due conoscenti stringendo loro la mano..."Che non facciamo incroci!" sentirete almeno uno di voi quattro dire...
io non mi reputo superstiziosa e quando sento parlare di "energia negativa" mi prudono le mani...sì, il concetto di fattura e malocchio esiste anche nella mia regione e ci sono pure le persone che ricorrono all'esorcista...prete o no che sia...