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Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Vai pensiero.... Dom Ott 24, 2010 8:49 pm
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Ti cerco nei sogni
Sento un vuoto infinito dentro me. Fiaccole inutili e spente vegliano il cammino dei ricordi ristoro inefficace dell’anima. Tremolanti voci lontane macchiano con inchiostro grigio Amori filiali sofferti. Dondolano come nenie Testi Sacri e preghiere, osservando percorsi calpestati mi addentro nel mio Io barattando le carenze con la maturità soffocando nel cuore amarezze silenti lasciando alle spalle domande insolute. Nulla ha più ragione di essere. La morte cancella i dilemmi seppellisce ruoli non assegnati porta via carezze mai avute. Ma un sorriso si affaccia sul mio viso regalandolo a chi non ho capito cercandola nei sogni per avere conferma di un Amore.
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Voglio svegliarmi
Sento la tua mano tra le mie, cerco di stringerla nell’abbandono del sonno. Preghiere e singhiozzi si mescolano al tuo respiro gravoso e difficile mentre m’illudo tu abbia trovato pace nel sonno ristoratore. Un Voto difficile mi sale dal cuore offrendolo a Dio in cambio di Tempo. Spio il tuo collo e ad ogni incertezza di respiro il cuore pare fermarsi e la gola chiudersi. E’ troppo poco tempo.. E’ troppo inaspettato.. E’ troppo incomprensibile. Un sospiro leggero come un soffio e tu non ci sei più. Rimane il mio grido disperato. Tutto finito in una manciata di minuti come in un sogno. Ho tante cose da dirti ancora: Voglio svegliarmi…
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Il mio deserto
Sabbia, sabbia, sabbia Soltanto sabbia nient’altro che sabbia davanti a me. Sabbia incolore, inodore, impalpabile. Dune e valli, montagne e pianure effimere, senza forme, inconsistenti. Sabbia, sabbia , sabbia Sabbia nel mio oggi e nel mio domani. Sabbia silenziosa Niente osasi, niente miraggi, niente pozze d’acqua per dissetarsi. Paesaggi uguali Indistinguibili e indecifrabili Inutili scalate di dune sabbiose che si sbriciolano sotto la faticosa arrampicata. Sabbia, sabbia, sabbia Soltanto sabbia nient’altro che sabbia Davanti a me..solo il deserto.
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La nave
Seduta sulla panchina dei ricordi guardava passare la nave della vita.
Lontana ed irragiungibile lasciava dietro di sè una scia bianca col suo navigar nel quotidiano mare.
La guardava ormai arresa alla amarognola solitudine del suo vivere.
Restava ferma, seduta e sola aspettando che scomparisse all'orizzonte.
Rammentava malinconica la crociera del suo vivere su un'ammiraglia di maestosa bellezza.
Desiderava salire ancora su quella nave e sperava che un dì si sarebbe fermata per farla navigare oltre la nostalgia.
Seduta sola, sulla panchina dei ricordi aspettava la nave della vita.
Libri su uno scaffale. Pagine fruscianti raccolgono i pensieri sconfinando nella fantasia, vagando nella delizia di momenti remoti, aggiungendo sconforto al piacere dei ricordi genuflettendosi all'emozione del tatto. Annuso odore di stampa e di passato, mi nutro di immagini e parole oscurando visioni inutili. Sfioro delicatamente le pagine traendone il sapore del ricordo, ritrovando i sorrisi del momento, emozionandomi malinconicamente.
Dolce vita
Sulla pelle assetata scivolano gocce di rugiada disegnando ruscelli irregolari, una schiuma bianca morbida e setosa dalla forte fragaranza ormai dimenticata mi riempie di nuovo le narici. Socchiudo gli occhi , ne riempio il petto mentre l’acqua la scivola via. Un soffice e vaporoso telo bianco mi avvolge come una nuvola. Gesti antichi sfiorano la mia pelle morbida con la stessa essenza cremosa e intensificante. Di nuovo profumo di donna.
La staccionata
Un irto terreno colmo di fitti e alti paletti conficcati nella morbida terra per celare a indegni sguardi una difficile essenza fatta di pieghe dell’anima e tenero cuore.
Staccionata preziosa guardiana fedele di una vita hai ceduto al sonno lasciando spiragli d’entrata a chi ha ingannato l’anima e il cuore senza pudore.
Menzogne, silenzi, giochi crudeli hanno mosso mani e parole infierendo colpi mortali ad un’anima spoglia e fragile colpevole di volersi fidare di amori ed amici stendendo timidamente al sole le pieghe di quel segreto cuore.
Infame guardiana, richiudi le porte, conficca paletti ancor più profondi e lascia che tutto torni nel silenzio della solitudine ammantato di neve di un cuore che nessuno più tradirà.
Il mio andare
Ho camminato a lungo Per arrivare dove non lo so
Ho scalato ripide montagne con affanno e fiato corto, ho salito scale infinite col cuore che scoppiava e le forze che mancavano. Ho corso per scoscesi pendii non riuscendomi a fermare.
Ho calpestato prati verdi infiniti senza fiori e senza cinguettii. Ho passeggiato tra papaveri e girasoli baciata dal sole che scaldava il mio cuore. Ho nuotato a larghe bracciate per cercare una spalla su cui posare il mio capo affranto.
Ho camminato a lungo Per arrivare dove non lo so
Mi sono seduta in freddi ruscelli che hanno inzuppato le mie ossa e la mia anima. Ho attraversato deserti sabbiosi senza acqua e senza cibo con l’arsura che bruciava la gola con lo stomaco che si contorceva.
Ho affrontato bufere di neve che rallentavano il cammino, che sferzavano la pelle e impedivano di pensare.. Ho camminato sola nelle mie fatiche a volte affranta e stanca a volte felice di esser felice.
Ho camminato a lungo Per arrivare dove non lo so
Ora... voglio fermarmi in un campo fiorito...
Cuore matto
Ci cerchiamo tra le migliaia di anime che popolano la piazza festosa. Davanti ad un falò incrocio i tuoi occhi che raccontano la favola di un mondo magico.. E sento il cuore vibrare, rinascere da sonni antichi mentre il tuo sorriso complice mi sconvolge l'anima..
E rivoliamo insieme....
..La tua mano calda e sudata tiene la mia appoggiata sul tuo petto Il calore del tuo corpo si confonde con il mio mentre mi stringi a te con emozione. La tua fronte imperlata di gocce di rugiada Inumidisce le mie ciocche scomposte mentre mi sussurri all’orecchio gradevoli ritornelli sconosciuti stringendomi a te. Luci di candele ci illuminano cancellando ciò che ci circonda. Io e te soli tra la gente in un valzer senza fine..
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Nascosta in un vecchio baule...
Ho pensato a lungo che ho riflettuto poco. Ho creduto nell'impossibile cambiando visione. Ho trovato un calderone vuoto di contenuti pieno di superficialità gravoso di poco rispetto. Luci artificiali spacciate per raggi di sole lo illuminavano. Ho sentito riaprire vecchie ferite, ricalpestare dignità, rioffendere l'essere. Voglio andare lontano da miseri connubi, lontano da quel calderone
Scovare un angolo pulito Respirare pace e normalità Mangiare sogni e sputare carcasse Volare in alto senza vertigini Quietare insulsi malesseri tornando fenice.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: Vai pensiero.... Sab Mar 01, 2014 1:50 pm
Notti nere
Stritolati ogni notte da un oscuro nemico che circola nelle vene. Il viso incosapevolmente contratto da smorfie di dolore mostra solchi di stanchezza. Quando il buio diventa spesso il desiderio di riposo si tramuta in incubo. La mente rifiuta quello che il corpo accusa, ma inutilmente. Le ore, i giorni i mesi si accavallano alla ricerca di indizi. Il sole alto ogni giorno lenisce quello che la notte aggrava. Non c’è mai fine.
Benvenuti!!Cortesemente
presentatevi alla sezione:
"Ci sono anche io..Presentazioni"
con un new topic.
Potete collegarvi in chat
e partecipare alle discussioni
secondo le sezioni suddivise.
Grazie