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 piccole riflessioni

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aldo

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MessaggioTitolo: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Lun Apr 18, 2011 6:16 pm

Martedi 12 aprile 2011

“Pronto, ciao sono io.”
“Ohi, ciao. Come mai telefoni?”
“Sono qui nella tua città, sto aspettando delle persone.”
“Allora vengo lì….”
“No, tra poco arrivano. Stavo guardando la luna, questa falce di luna. Con questo cielo così pulito è ancora più bella.”
“Hai ragione”
…..
“Ti saluto, ci vediamo sabato”
“Ciao e grazie”

Questa telefonata mi ha spiazzato. Un amico, un caro amico, mi telefona per raccontarmi della luna, della sua luna e a me non è venuto in mente niente di sensato per ringraziarlo di questo suo pensiero. Ho sempre bisogno di tempo per metabolizzare le cose, ci penso sempre poi. Mi serve il tempo per capire.
Sono già a letto quando realizzo l’importanza della telefonata che ho ricevuto. Un uomo che guarda la luna è un gesto primordiale, arcaico, remoto e presente, magico, rituale, che cancella tutte le sovrastrutture create dalla società dei viventi. E’ un istante pulito e unico, comune.
Un uomo guarda la luna e lo vuole dire a me. Mi contagia in modo che questo istante sia anche mio… e di milioni di altri uomini.

La barca è già pronta e la lunga fila di uomini, fagotti, speranze, aspetta da un po’. Uomini, nel senso assoluto del termine. Uomini come esseri, di ogni genere ed età. UOMINI.
Lui è l’ultimo della fila e spera che ci sarà posto, perché qui funziona così: non c’è nulla di stabilito, le cose possono cambiare all’ultimo momento. E’ seduto sopra il suo borsone pieno del nulla che sta per lasciare, della polvere che lascia in gola la miseria, dei 15 euro al mese guadagnati nel vendere il metallo delle lattine raccolte per strada. Accende una sigaretta finta-marlboro e aspetta insieme agli altri con quella pazienza nervosa di chi sta facendo un, anzi IL, passo che deciderà della vita…o della morte.
Il mare ora è calmo, piatto. la barca ferma attende. Il cielo blu e stellato come solo qui si può vedere. E una falce di luna. I suoi occhi si alzano mentre sbuffa il fumo della sigaretta.
Un grido e ci si imbarca. Non è semplice far salire un centinaio di persone su quel legno comprato a cinquecento dollari. I bagagli rimangono a terra, non si portano e rimangono abbandonati sulla spiaggia. Solo carne, che ce ne sta di più. Corpi addosso a corpi, un sogno sull’altro e la barca gravida, grondante di domande senza parole per farle, si allontana da casa.
Lui di nuovo volge lo sguardo alla luna e si ricorda del padre, del nonno che nelle sere lunghe di racconti lo facevano viaggiare attraverso le stelle, a cavallo con i guerrieri berberi coperti dalla lana degli aslham . Quelle notti sapevano di buono, profumavano del vento che gonfia il cuore.
Questa notte, invece, odora di gasolio del motore spompato, di paura accecata, di attesa, dell’ignoto.
Silenzio e mare sono i compagni di questo viaggio. Silenzio, mare e luna.
La stessa luna che il mio amico ed io siamo guardando in questo martedì sera. Uguale ma con toni diversi. La stessa luna che tutti gli occhi di questo povero mondo mirano. La stessa luna che è il vertice del cono di luce che investe le anime.
Non lo sa, lui, che sarà la sua ultima luna e che lo vedranno galleggiare, carne, nel mare che doveva essere mezzo e non fine. Ma lui non è come noi, è un migrante, clandestino, stupratore e criminale.

Ogni volta che sento chiamare “migrante” uno di questi uomini, mi viene il vomito. Questo è il nostro trucco e la nostra difesa: noi diamo un nome per rendere diverse altre persone da noi. Per cui uomini diventano “migranti” o “talebani” o “islamici” o “arabi” e comunque “altro da noi”, diversi.
Questo “chiamare” allontana inesorabilmente da noi, toglie dal rango di esseri umani. e fa si che uno o cento morti siano la stessa cosa, dimenticata dopo tre giorni.
Non uomini o uomini di seconda classe. E perché no francesi o australiani o italiani, perché verrà anche il nostro turno e per gli italiani mi sembra ci sia già stato poco tempo fa. E ancora perché non romani o napoletani o bergamaschi o veneziani, bianchi, neri, interisti, comunisti, fascisti?
Siamo uomini, solo uomini su questa piccola crosta di terra , sulla stessa barca. Piccoli presuntuosi esseri poco-pensanti occupati a darsi del nemico. Poco è cambiato dalla clava, solo i mezzi sono più sofisticati.

Esiste un luogo che non è segnato sopra nessuna mappa, che non ha collocazione fisica e non ha coordinate; è una rientranza della nostra mente, fuori dal normale scorrere dei pensieri e che riusciamo a visitare solo se ci impegniamo ad avere emozioni contro corrente, diverse dallo stereotipo che ci viene fornito, preconfezionato: la coscienza di sé.
E’ un sito ad alta densità di riflessioni, incontrollabile se non si è avvezzi e lì, inevitabilmente diventiamo lui, il migrante, il diverso.
Lui non è altro che noi, destinazione e recipiente dei nostri sogni fuori dagli schemi.
Noi non siamo altro che lui, con tutte le zavorre che, con il giudizio dei nostri atti, ci mettiamo nelle tasche.

Un respiro ed uno sguardo
un istante in ritardo
e tutto sfuma
di nebbie e sfocati incanti.
Sembrano le cose vibrare
e vibrare
nel vuoto delle occhiaie
davanti allo schermo,
nel funerale dei pensieri.
Davvero invece
trasudano
ectoplasmi di certezze
vendono
le loro piccole grandezze

Aldo



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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Mar Apr 19, 2011 10:01 am

E' straordinario .... bellissimo ... non trovo parole per commentarlo ... solo un grazie ... e una condivisione profonda del pensiero ...
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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Mar Apr 19, 2011 12:00 pm

L'ho letto due volte.
E' bello e profondo questo pensiero, nelle sfumature, nei sogni mancati, nelle delusioni.
C'è una sensibilità di alto livello.
La Luna...
Mentre leggevo mi è tornata alla mente una riflessione che feci nell'anno 2000
quando mi recai in Terra Santa.
Mi aspettavo un mondo ed una realtà che non c'erano, immaginavo luoghi e tempi ricchi di fascino e santità...ma non c'erano, credevo di poter respirare odori antichi conosciuti attraverso letture e storie ..ma mancavano..
Una sera alzai gli occhi al cielo e pensai che l'unica cosa immutabile dal tempo lontano di Nostro Signore era solo il cielo... Anche Lui aveva guardato quelle stelle, quella luna, quel colore azzurro...Era ( forse) l'unica condivisione che restava...
Bella Aldo..e se "realizzi" le cose più tardi non fa nulla, perchè di sicuro non pecchi di superficialità..
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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Mar Apr 19, 2011 11:33 pm

Poesia pura espressa con leggerezza e profondità non comuni.

Ho letto e riletto le stupende riflessioni di Aldo e le ho rilette mentre rivedevo per l'ennesima vola il bel film di Mel Gibson " la Passione di Cristo".

Duemila anni di Cristo non hanno fatto capire a molti di noi che l'altro è un fratello, di diverso colore, di diverso pensiero e religione, di diversa fortuna ma un UOMO senza altri aggettivi e che Lui non ci ha dato latro comandamento che AMARSI SCAMBIEVOLMENTE e che nessuno può essere felice nell'egoismo e nel disprezzo, nella paura e nella insensibilità di animo e cuore.

Milioni di poveri Cristi che in nome degli egoismi mondiali, delle banche , della finanza spudorata sono condannati a vite misere e senza speranze.

Quella luna è uguale per tutti anche se non sempre lo capiamo.

Talora basta anche un piccolo gesto per dare coraggio a chi vive nel dolore e nella disperazione.

Guerre, odio, razzismo tutto nasce dalla paura di perdere qualcosa e per paura perdiamo noi stessi , le nostre identità di uomini, il nostro sapere che uno è il sole ed una la luna e non splende in modo difforme per nessuno.

====================================================

Poco più di un ragazzo, ha viaggiato per tre mesi con mezzi di fortuna, nascosto nelle camere d'aria dei tir, soffrendo il freddo ed il caldo , un lunghissimo viaggio verso l'ignoto sorretto dalla speranza di poter vivere senza soffrire la fame, vivere da uomo.
Poco più di un ragazzo , un clandestino, un irregolare che la legge degli uomini colpisce e maltratta , che la Legge di Dio benedice.

Poco più di un ragazzo, vive di quello che può , aiuta le signore a portare le borse della spesa , qualcuno gli offre un panino, qualcuno qualche vestito , dorme dove può, è un irregolare ( che ipocrisia ) .

Negli occhi il dolore della solitudine, il ricordo di una madre di un padre di fratelli che forse non rivedrà più.

E quella luna che mira è la stessa che guardano i suoi.

Poco più di un ragazzo eppure se gli stringi la mano, non ti costa niente , ma vedrai i suoi occhi brillare perchè lo consideri quello che è un UOMO.

====================================================

Aldo, mi hai commosso ed ho ammirato il tuo coraggio di andare contro corrente in un mondo impazzito che non riflette più e forse non si accorge di avere sopra la propria testa la luna.

GRAZIE Aldo
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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Mer Apr 20, 2011 8:59 am

Mi piace Sole ... è un bellissimo commento il tuo .. arricchisce e rafforza quanto già di molto intenso era stato scritto da Aldo ... io che amo le vite perdute ... non posso non condividere ed emozionarmi ... io che sogno di poter visitare l'Africa che con tanta arroganza è stata vilipesa e oltraggiata in nome della civiltà dal colonialismo Europeo ... io che amo Gino Strada ... Don Andrea Gallo e quei tanti (troppo pochi purtroppo .. ma comunque tanti) che donano ogni energia e ogni risorsa per i popoli e le genti perdute ... io che ancora mi commuovo con l'arcobaleno .. io che penso che ciascun abitante del pianeta abbia il diritto di poter almeno sognare ... dico grazie alla luna ... al sole .... al mare ... all'alba e al tramonto ....

Grazie ad entrambi
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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28Mer Apr 20, 2011 11:30 am

bellissimo post.... bellissimi pensieri e bellissime considerazioni........che condivido totalmente... non ho da aggiungere nulla ... (cito solo SJ: "straordinario").
Grazie.
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MessaggioTitolo: Re: piccole riflessioni   piccole riflessioni Ang28

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