maxiemendamento...scompare la norma sui bimbi disabili

per me anarchia nel senso del termine è assenza di governo, che non vuol dire necessariamente assenza di disciplina. se, utopisticamente ahime', senza darsi un ruolo di dominio sull'altro, ognuno di noi facesse quanto deve, ci sarebbe si anarchia, forse un po' di confusione, ma paradossalmente ci sarebbe anche armonia e benessere, ma ha ragione jul, ammetto che è utopia.
ma vi prego. sfatiamo il collegamento anarchia=sedizione, perchè non è un collegamento adeguato.
tornando su Gesu', ripeto, per me aveva ben poco dell'anarchico, semmai era a suo un patriota, accezione cara a qualcuno. nè la chiesa, che con le sue deviazioni, e per deviazioni intendo allontanamento dai principi fondamentali e non altro, può certo essere definita anarchica, ma questa è forse un'altra storia, perchè sappiamo bene che la chiesa, quella che normalmente viene citata con la c maiuscola, ha strumentalizzato la posizione cristiana.

Citazione :

ma vi prego. sfatiamo il collegamento anarchia=sedizione, perchè non è un collegamento adeguato.

non mi pare di aver detto ed inteso solo quello, ho detto se si mettesse in pratica ciò ke è il sogno degli anarkici....
uso l accostamento ..caos x dire ciò ke secondo sarebbe un mondo con quest uomo se non avesse regole, ma forse mi sono espressa male....kiedo scusa.

Citazione :

per me anarchia nel senso del termine è assenza di governo, che non vuol dire necessariamente assenza di disciplina.

Ovviamente se tutti ci comportassimo "bene",(ad esempio secondo l'insegnamento di Gesù)non ci sarebbe bisogno di leggi e di governi e di istituzioni.

Non avremmo bisogno di esercito,polizia,magistratura,sanità,scuola,protezione civile,welfare, e quant'altro un governo deve dare ai cittadini.

L'anarchia è utopia,come utopia è l'insegnamento di Gesù,è illusione,ideale irragiungibile,è l'isola che non c'è.

Perchè instaurare l'anarchia sarebbe il caos,il male che è nell'uomo,in ciascuno di noi, prevarrebbe sul bene.

le superiori le ho fatte presso un istituto tecnico industriale, quando nel compito d'italiano ci diedero una traccia sul prossimo inserimento nel mondo del lavoro e l'importanza del lavoro nella societa'e la difficolta' a reperirlo, io dissi, fra l'altro, che la societa' ideale non è quella senza disoccupazione, ma quella con l'occupazione ad ogni costo. volendo così rappresentare che il lavoro è una "necessita' " di cui l'uomo non dovrebbe avere bisogno,
voto: 2.

Generosi con quel 2 !

Scusa la battuta Her.

Ma parlando seriamente il lavoro è una necessità perchè vogliamo tante cose superflue,spesso imposte dai mass media e dalla pubblicità.

sono ancora di quell'avviso, è chiaro che l'eperienza ed i pugni in faccia mi hanno atrofizzato gli ideali, ma penso ancora che la societa' ideale, nello specifico non si realizza con la totale occupazione ma con l'esatto contrario.

Rem afferma :

Citazione :

Il movimento anarchico si distinse per la povertà dei programmi e la vena di pazzia dei suoi attivisti.
I neo anarchici sono solo dei disadattati asociali.
Dire che il Cristo era anarchico è sbagliato e dimostra scarsa conoscenza del Suo messaggio.

pazzia e disadattamento sociale sono tipici di soggetti che sognano e vorrebbero cose impossibili o hanno vedute utopistiche della vita....concordo...ora so di essere anarchico ....., per quanto riguarda Cristo anarchico concordo ...era un'ulteriore mia pazzia o sogno...ma preferisco immaginare un Cristo anarchico piuttosto che un Cristo rappresentato come lo rappresentano le gerachie della chiesa ...preferisco uno don zanotelli che vive come un " pazzo"...ad un don Gelmini o don Verzè...( sono i primi che mi vengono in ...mente..) che conoscono il Vangelo a menadito...e lo applicano a modo loro....

Una disputa medioevale tra Francescani e ...clero secolare verteva su . " gli abiti che Cristoa aveva erano di sua proprietà o no..." ...ovviamente il clero sosteneva la tesi della proprietà e cosi....mettevano a tacere le loro coscienze e le loro pancie , le loro opulenze...

I tempi cambiano....ma non cambiano gli uomini.

Io credo che in questo sia il fallimento del messaggio cristiano ( che confesso conosco sempre poco...e quel poco in buona fede lo interpetro a modo mio...)..., tuttavia preferisco un Cristo non " proprietario"....

Concordo con le affermazioni di Her....il lavoro è una maledizione cui l'uomo è condannato per la sua superbia ....

Forse io pretendo troppa precisione nell'uso dei termini.
Credo che la mia vocazione fosse fare il farmacista.
Mi spiego: il termine "anarchia" come definito dai dizionari e dalla sua etimologia, indica uno stato sociale senza governo e basta.
Quanto agli ideali di bontà, fratellanza . altruismo..ecc. sono propri di tutte le persone buone e sono desideri, sogni, mete. Sono anelito di giustizia e di un vivere ideale. Con l'anarchia non c'entrano.
Il messaggio attribuito a Cristo ( lasciamo perdere la realtà storica e la esistenza del personaggio) è un messaggio che contiene tutto il bene pensabile, ma non c'è nulla contro l'autorità del "pater familiae" preposto a governare la famiglia o la tribù o una nazione.
All'occasione Cristo insorge contro leggi e consuetudini che impediscono di beneficiare chi ha bisogno, o si oppone a atteggiamenti giustizialisti radicali e disumani.
Tutto questo per quanto riguarda il pensiero "umano" e sociale di Cristo. Sul messaggio divino, sopratutto sulla sua auntenticità, non mi pronuncio, tuttavia penso abbiate capito il mio scetticismo in materia.
Sul tema della proprietà: ovviamente i francescani medievali ragionavano come fossero in delirio alcolico.
Mi pare evidente che il frutto del proprio lavoro e sudore è proprietà legittima. Altro discorso chi possiede beni ottenuti sfruttando il lavoro altrui o speculando su disgrazie.

E chi si assicura proprietà e benessere sfruttando la bontà altrui ?E' un classico il mendicante che alla sua morte si scopre essere miliardario.Vabbè che il suo lavorare è chiedere ed impietosire.Ma parliamo di quelli che sfruttano il welfare,i falsi poveri,i falsi invalidi...

Non condivido che il lavoro è una condanna o una necessità.

infatti io ho espresso il mio pensiero, non pretendo di essere la Verita'.
sono anzi disposto a cambiare idea, non sono poche infatti, le considerazioni opposte alle mie rappresentate da rem che condivido o potrei condividere.
Algiuga, la tua considerazione è solida, anche per questo jul ha definito utopistica l'anarchia, ed è per questo che la condivido.
ma un'otopia non è errata solo per il fatto che non sia realizzabile.

her dice ke....

Citazione :

che il lavoro è una "necessita' " di cui l'uomo non dovrebbe avere bisogno,

Citazione :

ma penso ancora che la societa' ideale, nello specifico non si realizza con la totale occupazione ma con l'esatto contrario.

al dice ke....

Citazione :

Ma parlando seriamente il lavoro è una necessità perchè vogliamo tante cose superflue,spesso imposte dai mass media e dalla pubblicità.

sole dice ke.....

Citazione :

Concordo con le affermazioni di Her....il lavoro è una maledizione cui l'uomo è condannato per la sua superbia ....

d accordo la mia laurea in storditaggine conseguita con una votazione ke resterà ineguagliata x seculi seculorum......ma davanti a queste affermazioni mi perdo! x favore mi spiegate in modo moooolto semplice, usando un gergo ancora più semplice i vostri pensieri?
da sempre la sopravvivenza dell uomo è legata al lavoro qualunque esso sia, e non sono d accordo con al quando dice ke è una necessità x avere le cose superflue.
scusate come si camperebbe senza lavoro?
x avere il pane devi coltivare il grano....quindi lavorare
x il latte allevare mukke e mungerle....quindi lavorare
x vestirti cardare lana, cotone ecc.. filarli, tesserli e cucirli...quindi lavorare
e via dicendo, questo è un esempio stupido lo so, ke s intenda lavoro dipendente o altro, ma sempre di faticare si tratta.....e da sempre il lavoro ha consentito all uomo di vivere e di soddisfare le sue esigenze primarie....è una necessità.
questo bipede umano da un pezzo non vive più nell eden, dove poteva godere di tutto senza la minima fatica.

al, scusa ma a volte sei contraddittorio e non capisco se stai sul pero, sul melo o sul fico....
prima affermi ke....il lavoro è una necessità xkè vogliamo avere il superfluo....
dopo dici ke...non condividi che il lavoro sia una condanna o una necessità....
perdona ma non credo ke sia uno sport nè tanto meno un hobby, o ameno x me non lo è, vado a lavorare x campare e senza tante cose superflue, ma x mangiare, vestirmi, pagare le bollette ecc.... saranno anke cose superflue le picco e comodità ke abbiamo ora, ma a me piacciono.
se devo essere sincera non mi ci vedo a vivere in una caverna con i riccioli tenuti raccolti da un osso e vestita con una pelle d orso...mi farebbe più cicciona... scaldarmi e fare luce col fuoco acceso in mezzo, girare con la clava e mangiare bakke, erbe e radici crude!

Citazione :

anche per questo jul ha definito utopistica l'anarchia, ed è per questo che la condivido.
ma un'otopia non è errata solo per il fatto che non sia realizzabile.

un sogno non è mai errato se si ha la consapevolezza ke è tale e irrealizzabile, diverso è quando si è convinti del contrario.

Specialmente quando poi l'utopia o il sogno spinge qualcuno a mettere le bombe.

Jul, per chiarire il mio pensiero, che certamente può apparire contraddittorio, affermo che il lavoro non deve essere visto come una condanna o una necessità

Vien visto così da chi non ama la vita semplice,ma vuole tutto,specialmente il superfluo.

Anche io non mi ci vedo a vivere in una caverna con una clava a catturare le donne e trascinerle per i capelli,ed a combattere coi miei simili per procurarmi da mangiare.Per fortuna non sono nato in quell'epoca.

chiarisco un paio di concetti:

...volendo così rappresentare che il lavoro è una "necessita' " di cui l'uomo non dovrebbe avere bisogno...

non sono un nasturalista estrtemo, ma questo era gia' fin troppo evidente. nel " compito di italiano " che mi è rimasto sul gozzo, io non volevo intendere che tutto deve essere lasciato al caso come gli ignavi di Dante, (piccola forzatura lo so, ma a mio avviso rende l'idea e mi fa sentire una persona istruita e poi, ai tempi dell'ITIS di cui sopra non lo sopportavo, quindi ce lo metto) io immaginavo una societa' tecnicamente evoluta dove le macchine, gia' costruite dall'uomo si auto costruissero e facessero per l'uomo stesso tutto il lavoro. so di essere stato troppo genrico, un po per ignoranza un po per non uscire fuori tema, ma la robotica di solo 30 anni dopo mi sembra non così lontana da certi inizi.

...ma penso ancora che la societa' ideale, nello specifico non si realizza con la totale occupazione ma con l'esatto contrario...

non intendevo caverne, clave e via dicendo.
intendevo il raggiungimento del benessere assoluto
e non mi ritengo folle per questo.

correggo la mia ultima frase, mi ritengo folle, ma mi sta bene così.

Citazione :

io immaginavo una societa' tecnicamente evoluta dove le macchine, gia' costruite dall'uomo si auto costruissero e facessero per l'uomo stesso tutto il lavoro.

e poi andassero in giro con autorobot a distribuire a destra e a manca gli utili ricavati dal loro lavoro, agli uomini in modo ke raggiungessero il....

Citazione :

benessere assoluto

ke...

Citazione :

non si realizza con la totale occupazione ma con l'esatto contrario...

cioè la totale disoccupazione.
ora ho capito tutto...grazie her x la semplicità con cui mi hai delucidato.

swdwedsdffcef css wddehl cdfgòfgkfv, ddsdsdo j pxc vf'blcx.
chiaro adesso?

tutto kiaro e limpido come la luce del sole.....

ma lo era anke il tuo penultimo post....x ki mi hai preso?

basta usare le parole giuste.

acc....e io ke pensavo di essere la sola a parlare lo storditese!!!!
mi sa ke devo imparare a essere più modesta!