Maga e...Le poesie di Maga

SE
Non ascoltare solo ciò che vuoi sentire...
Non guardare solo ciò che vuoi vedere...
Se provi ascoltare e non a sentire...
Se provi a osservare e non a guardare...
Se senti il mio respiro ti accorgi che non respiro più..
Se ascolti il mio cuore ti accorgi che non batte più..
Se osservi i miei occhi ti accorgi della sofferza...
Se ascolti i miei silenzi ti accorgi che non vivo più..
Se impari ad amare
saprai lasciarmi andare...
Voglio il tuo amore non il tuo egoismo
Non cercare quello che più non c'è
TI PREGO AMAMI e lasciami andare
ho tanto amore da donare....
Non farò parte del tuo futuro...
Sarò solo il ricordo del tuo passato...
AMAMI.


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Non Posso
Non posso esserti amica...
Ma non sarai mia nemico..
Non puoi dirmi " versami un bicchire d'acqua"
Se nella mia bottiglia ho wiscky.
Se devi dissetarti, ti disseto dalla fonte
non ti lascierò morir di sete.
Ma nella mia bottiglia c'è altro
quel liquore secco e caloroso
che poteva ubriacarci.....
E' ermeticamente chiuso...
Non potrò più dartelo.

Quella mattina

Quella mattina mi svegliai,
con la voglia di sentire il profumo del caffè,
che a letto mi portavi
accompagnato da un dolce bacio.
Mi guardo in torno......
Non c'è nessuno.....
I miei occhi cominciano a lacrimare.
I miei pensieri galoppano ripercorrono gli anni passati.......
E se era amore ora non saprei più dirlo,
resto sola, con la mia malinconia
che oltre ai pensieri riesce a seguirmi.
Tra le vie della ragione non so che fare.
Avere il coraggio di poter cambire.
Ogni mio dubbio è un sorriso mancato,
la mia sicurezza rimane indifesa.
La luce è debbole ma pur sempre accesa.
In quella penombra ritrovo me stessa,
il passato il futuro diventano adesso.
Anche se dentro c'è sempre l'inferno.

Ciao mia ebbrezza del mattino,
l'estasi mi pervade solo se tu ci sei,
l'oblio della mia vita sei
Mentre t’aspetto divento un monumento nel silenzio pietrificata.
Nell’incertezza una sigaretta per lanciare al cielo disperate colonne di fumo
che tu solo dovresti leggere stasera,
le parole col codice del tacere tra le righe delle costellazioni in festa.
Portando la mano di ammirazione sulla bocca
per trattenere quel “OH” di meraviglia che mi dovresti ...
Mentre t’aspetto
i palmi della mano hanno raccolto l’idea
di come sarebbe poterti stringere
Gli occhi piangono,
il cuore si tiene stretto al petto il respiro,
forse non sono né la prima né l’ultima ad amarti,
non mi va di contare i passi perduti in delirio,
sono mortalmente ferita e dolorante,
altri mali condividono i miei respiri ora dopo ora,
l’amore con cui t’aspetto è un felice esilio.]