Quando la donna si ammala, la coppia si infrange

Negli Stati Uniti, i risultati dello studio di Marc Chamberlain (oncologo) basato su un campione di 515 pazienti affetti da malattie come tumori e sclerosi multipla, ci dicono che se è il partner femminile ad ammalarsi, la percentuale di abbandoni da parte del compagno si alza notevolmente. La percentuale di separazioni sale a 20,8 se è la donna ad essere malata contro un 2,9 nel caso sia un uomo.
La ricerca dell’oncologo inizia proprio dall’osservazione dei comportamenti dei malati di sesso maschile, i quali, dopo aver ricevuto la diagnosi, potevano contare su una costante presenza fisica ed emotiva della compagna per tutto l’arco della malattia; mentre le pazienti donne, andavano incontro ad un progressivo abbandono, recandosi prima sole alle visite per essere successivamente lasciate definitivamente.
Questo rischio di divorzio o separazione, che ammonta a sei volte di più nelle donne, viene rintracciato dalla ridotta propensione del sesso maschile all’accudimento, al contrario di una figura di sostegno e di riferimento costante per tutta la famiglia, quale è la donna.
Lo stesso Chamberlain, interpreta questo risultato rifacendosi al “senso di autoconservazione” che allontana gli uomini dalla dipendenza verso la donna, dal bisogno di sostenere il proprio partner, tendendo di conseguenza ad evadere, spesso sostituendola con un’altra.
La media del tempo che intercorre tra la malattia e il divorzio(separazione) è sei mesi, ma molto contano anche gli anni di matrimonio alle spalle della coppia.
Persino nei contesti multiproblematici, e di profonda crisi, la donna, davanti la malattia cerca di proteggere il compagno e non di fuggire. Questi dati assumono una valenza da non sottovalutare nel momento in cui si parla di sostegno come determinante nell’affrontare la malattia completando la terapia. Infatti i pazienti solitamente abbandonati a se stessi, perdono ogni tipo di speranza e motivazione nel provare nuove cure e spesso muoiono in ospedale.

In effettii l'istinto di conservazione è uno dei must più forti di cui la natura ci ha dotati e da esso deriva l'egoismo

Citazione :

Lo stesso Chamberlain, interpreta questo risultato rifacendosi al “senso di autoconservazione” che allontana gli uomini dalla dipendenza verso la donna, dal bisogno di sostenere il proprio partner, tendendo di conseguenza ad evadere, spesso sostituendola con un’altra.

l'istinto di riproduzione penso sia anche responsabile di questo comportamento dei maschi ,infatti la donna ammalata non viene più pensata dal maschio in grado di consentirgli la trasmissione dei propri geni.

Nella donna è più sviluppato l'istinto materno che si estende anche al proprio compagno.

Citazione :

l'istinto di riproduzione penso sia anche responsabile di questo comportamento dei maschi ,infatti la donna ammalata non viene più pensata dal maschio in grado di consentirgli la trasmissione dei propri geni.

credo ke sia la stessa cosa x la donna......ke trasmissione di geni può dare un uomo malato?
credo sia da ricercare altrove, non in questo il xkè moltissimi uomini scappano....
e questo succede anke tra amici, sostengono a parole davanti agli altri......ma in pratica non si ricordano nemmeno ke ci sei....e se lo fanno usano quello come scusa e poi finiscono nell arrivare al vero scopo, ke è kiederti altre cose o il parere su una persona o un commento su un fatto.....non una parola su come ti senti dentro.

Conclusione spaventosa. Fatta su un campione di umanità che ritengo errato. Se ami una persona, uomo o donna che sia , se la ami veramente, non l'abbandoni nel momento più tragico, anzi!
Il discorso trasmissione dei geni, ecc, fa parte della nostra componente animale che non ha attinenza con la parte più nobile di noi: quella intelletuale e spirituale.
Non discuto i risultati della ricerca: i numeri sono certamente quelli, ma ritengo che il rapporto affettivo, tra le coppie studiate, non fosse di amore vero, solo un accoppiamento dettato da attrazione fisica, o altro motivo pratico certamente non dall'amore.
Io sono convinto di quello che dico perchè ho avuto questa terribile esperienza e so che, se ami veramente, la sofferenza della persona amata rafforza il tuo amore.

Jul vero per me quello che dici.

Penso ,nel leggere l'articolo di Maga, a quei numeri dello studio che evidenziano un comportamento diverso tra l'uomo e la donna nell'affrontare la malattia del partner.

I casi sono due : o i risultati dello studio sono sbagliati (come dice Rem)
oppure la spiegazione è giusta.

Chamberlaine attribuisce la differenza all'istinto di autoconservazione che è più forte nell'uomo che nella donna.

Io ho aggiunto che secondo me c'entra anche l'istinto di trasmissione dei geni che è più forte nell'uomo che nella donna

Ed inoltre la donna ha l'istinto materno che l'uomo non ha.!


Ma io porrei l'accento sul lato positivo dei risultati dello studio e cioè che NON è vero che quando uno dei due si ammala la coppia si infrange infatti l'80% degli uomini resta e il 92 % delle donne resta.

Giusto e bello, Al, vedere il lato positivo della ricerca.
Hai ragione!

Citazione :

Chamberlaine attribuisce la differenza all'istinto di autoconservazione che è più forte nell'uomo che nella donna.

però al, scordi ke almeno nel mondo animale, è la femmina ke sceglie il maskio più forte, quello ke dovrebbe trasmettere geni migliori x riprodursi.... non so se nella specie umana....l uomo abbia più istinto di autoconservazione

resta il 79,2 degli uomini e 97,3 delle donne...

la percentuale delle donne è altissima...se se ne vanno non credo dipendi dalla malattia ma da altri fattori concomitanti..

Cmq concordo con Al...guardiamo a chi resta, non a chi va.....

forse...sarebbero andatei/e indipendentemente dalla malattia.....ci sono unioni che si reggono sul nulla....forse la malattia è solo un comodo alibi.

Dana, SoleVedo che ci siamo capiti.......

Jul (non ti sto bacchettando)

Citazione :

però al, scordi ke almeno nel mondo animale, è la femmina ke sceglie il maskio più forte, quello ke dovrebbe trasmettere geni migliori x riprodursi.... non so se nella specie umana....l uomo abbia più istinto di autoconservazione

Penso che anche nel mondo umano,(che io non distinguo da quello animale),è la femmina che sceglie,quando può scegliere.(Spesso sceglie il meno peggio.)

Nel mondo animale in molte specie è il maschio ad essere più "bello",proprio per farsi scegliere.
Ma diversi sono i comportamenti tra le varie specie.

Ad esempio ci sono gli erbivori in cui la femmina non può scegliere proprio niente,,,,,il branco o la mandria è fatta da un maschio dominante e da un Harem di femmine.

Tra i leoni per es. accade che i maschi uccidono i leoncini per potersi accoppiare con la loro madre.

Spesso nel mondo animale l'accoppiamento è una vera e propria violenza del maschio sulla femmina.

Ho letto solo ora l'articolo di Maga, e leggendo la percentuale degli uomini (?) che si "allontanano", esprimo un pensiero verso certi tipi:"Che uomini di me..a".

Ma andate via....

soleazzurro ha scritto:

forse...sarebbero andatei/e indipendentemente dalla malattia.....ci sono unioni che si reggono sul nulla....forse la malattia è solo un comodo alibi.

Si. forse situazioni che si trascinavano da tempo. Ma forse sarebbe stato meglio mollare prima almeno si lascia con coraggio non da cotardi.
E' come ammazzare una persona alle spalle.

d'accordissimo con maga.

spesso si cerca solo una motivazione anche banale perchè non si ha il coraggio della verità, speso si vive per anni nell'ipocrisia e nell'inganno...., certo lasciare una persona con la quale si è intrapreso un progetto di vita, con la quale comunque si sono condivisi momenti importanti, alla quale si è giurato fedeltà ed amore nel bene e nel male per sempre , e lasciarla con la motivazione di una malattia che dovrebbe invece unire ancora di più, è una doppia coltivata ...ed è da vigliacchi.

Non è facile stare accanto e convivere con quelle terribili malattie,spesso chi assiste prova più sofferenza di chi è ammalato,specie se ad ammalarsi è una persona che si ama o si è amata.
Forse dipende dalla capacità di sopportare il dolore ,che le donne hanno più degli uomini.

Non credo sia una questione di coraggio o vigliacchieria.Se uno ha le vertigini non si può dire che è meno coraggioso di chi non le ha.

Al, la separazione non provoca dolore?? scusa ma nn condivido questo tuo pensiero.

algiuga ha scritto:

Forse dipende dalla capacità di sopportare il dolore ,che le donne hanno più degli uomini.

No scusami, nel sopportare il dolore (in questo caso con la donna che ami) bisogna avere delle capacità?
No Alciuga.

Maga scusa non mi sembra di aver detto che la separazione non provoca dolore.

Certo Mou secondo me non tutti amiamo allo stesso modo e non tutti siamo capaci allo stesso modo di veder soffrire chi amiamo.

Il mio ragionamento parte da un punto fermo: amo la persona che sta soffrendo, l'amavo prima e la amo ancora, questo può darmi la forza di trovare dentro di me il coraggio che non ho.
Se non amo quella prsona sarà difficile riuscirci.

Faccio un esempio: della mia classe di terzo liceo ....sono uno dei pochi che nn si è iscritto a medicina....e non mi iscrissi per il solo motivo che quando vedo il sangue....mi sento male.

Ho donato per 4 volte il sangue e per 4 volte mi hanno dovuto rianimare...., l'ultima volta la dottoressa che mi fece il prelievo...sbiancò...e dopo avermi rianimato ...mi disse con una parola astrusa ....che non era agofobia....di non donare pmai più il sangue perchè ci sarei rimasto...prima o poi..., lei lo attribuiva alla paura dell'ago..., sbagliava...era paura del sangue...della sua vista.

Nel 2001, mio padre ( con cui non c'è mai stato un rapporto vero ma cui , a modo mio, volevo bene ) si ammalò di quella brutta malattai che poche volte lascia scampo..., non riusciva più ad urinare....il medico che venne a soccorrerlo....dovette fare degli interventi di emergenza...ed aveva bisogno di una prsona che lo aiutasse...tutti scapparono via...perchè il dottore disse che avrebbe perso tantissimo sangue...., in quel momento mi imposi di non aver paura e fare un atto d'amore...non svenni....riuscii a trovare in me una forza che non credevo possedessi....e purtroppo per mesi priodicamente dovevamo ripetre la cosa...ed io ero il prescelto.

Non fu coraggio ma solo un atto d'affetto.

Chi ama deve cercare di trovare la forza di affrontare tutto sapendo che la persona amata desidera averlo vicino.

Altro discorso è se il rapporto è basato su affetto molto blando .

chi mi conosce sa bene quale rapporto conflittuale ho avuto per tutta la vita con mio padre....ma in quel momento dovevo e volevo dimostrae che l'amore vero ( quello che lui non diede a me ) è più forte di ogni altra cosa.

Grazie Solle ,per due motivi :

-perchè quello che hai scritto è, nei particolari che hai dato ,indice di grande fiducia in tutti noi del Vascello (anch'io ormai mi sento parte di questa meravigliosa realtà),fiducia che ti spinge a dirci cose molto personali ed intime che appunto normalmente non si confidano e/o confessano che a pochissimi.

- perchè mi dai stimolo e coraggio a scrivere di me.

Ti abbraccio.

mi fa piacere Al , sei tra amici .

Citazione :

il branco o la mandria è fatta da un maschio dominante e da un Harem di femmine.

e come mai al, quel maskio è diventato il sultano di quell harem?
non credo xkè il più ricco o più bello....prendi un bisonte...tanto adone non lo vedo...è sempre un cornuto come gli altri.
come il leone...tutti capelloni uguali...
.....ma semplicemente xkè il migliore, il più forte rispetto agli altri maski, il vincitore.
p.s.
scusami x la risposta ke ti ho dato riguardo al bakkettare

Citazione :

agofobia

se non si kiama così....qual è il termine giusto????
almeno saprò di quale fobia acuta sono affetta.....a me non fa nessuna impressione il sangue, è l ago ke mi terrorizza.

Jul si chiama agofobia....ma la dottoressa del Policlinico che conosco bene...non voleva umiliare la mia mascolinità....un uomo ( ahah ) non ha paura di niente...ed allora usò un termine scientifico che non ricordo...anche perchè ero sotto choc....

Personalmente non credo negli eroi ....e nell'uomo senza paure...., sono le paure che ci rendono uomini e la forza di superarle...

credo che esistano centinai di tipologie di paure o di fobie e nessuno ne è esente, l'importante non è nasconderle ma fare in modo che vengano dominate dalla ragione...ma mica roba da poco....

Anch'io quando dovevo scegliere la facoltà sono stato molto in dubbio : volevo prepararmi per un lavoro che oltre ad essere ben retribuito fosse utile agli altri,quello che mi era sembrato più rispondente era appunto medicina.

Alla fine ho scelto altro perchè mi son reso conto di non esser capace di sopportare il dolore umano ed in generale di tutti gli esseri viventi.

Son convinto che anche le piante soffrono,e quando mi dedico al giardinaggio che mi piace molto opero con grande delicatezza e non recido mai i miei fiori.

Non ho paura del sangue e dell'ago,addirittura ho imparato a fare le intramuscolari.

Al sono d'accordo con te sulla vita vgetale, è vita , le piante ed i fiori sono esseri viventi, io ci parlo ( non prendetemi per pazzo...) , ultimamente ho acquistato un cactus meraviglioso...del tipo Willy coyote...e lo ho chiamato proprio Willy..., ora lo ho affidato a mio figlio a Roma....ed ogni volta che ci sentiamo gli lascio i saluti...e quando vado a Roma...gli vado a parlare e mi pare che mi ascolti....ok...sono pazzo...ma io ci credo.

Anni fa proposi alla giunta comunale ( in qualità di associazione ecologista ) di piantare un albero per ogni nuovo nato....e dargli lo stesso nome del neonato...un piccolo regalo al neonato che avrebbe poi saputo che quello è il suo albero e lo avrebbe curato...lo ritenevo educativo.

Pochi , poi sanno, che nel parco delle rimembranze a Napoli....proprio dove i giovani napoletani conoscono i primi baci e le prime carezze....ogni albero è dedicato adun caduto in guerra...io avrei dato anche i nomi reali del caduto ad ogni albero.

L'educazione al rispetto della natura non deve, a mio parere, essere solo un modo di dire...uno slogan...ma deve avere fondamenta reali.


Jul ti capisco...., non giudico mai le paure di nessuno...la paura non è un fatto razionale ma ...esiste..., mi chiedo tuttavia se in circostanze particolari non saresti in grado di vincerla..., non so ...diciamo ad esempio per salvare la vita ad una persona te cara...io credo che in questi casi troviamo una forza particolare misteriosa e nascosta .

non lo so sole, forse si.......sempre ke non muoia prima io x la paura

sono certissimo che ci proveresti...anche se sai che morirai dall paura

Infatti Sole,ho imparato a fare le iniezioni quando mia moglie aspettava la mia prima figlia.

Bellissima l'idea di dare ad ogni nuovo albero il nome di un bambino

quando mi ruppi un legamento del ginokkio e ne lesionai altri due sciando, m ingessarono dall inguine alla caviglia e lo tenni x quarantacinque giorni, mi prescrissero la calcioparina x prevenire trombi ecc....oggi un iniezione copre le ventiquattro ore.....allora non era così.....
ne copriva solo dodici, quindi dovevo farne due al giorno, totale...90 buki.
all ospedale mi spiegarono come farle e dove farle.....sulla pancia.
il mio medico mi fece la prima.....poi mi disse ke potevo farle benissimo da sola.
nonostante fossero piccole come quelle x l insulina, la sera stetti con siringha in mano e la pancia scoperta x due ore e mezza senza avere il coraggio di farla e saltai anke quella del mattino dopo.
quando il medico mi telefonò x sapere se ci fossi riuscita e io gli dissi di no, mi diede della pazza incosciente dicendo ke non capivo il riskio le correvo, e dopo venti munuti lo trovai sulla porta di casa.
si rassegnò anke lui e mi diede il numero di un infermiera in pensione.
le altre ottantotto me le fece lei.

sole, ma poi, da morta a ke servo?????

p.s. tre anni dopo a seguito di una brutta storta, mi fecero un stivale di gesso x quaranta giorni e altre ottanta iniezioni....ma sempre fatte dalla fidata infermiera.

pp.ss. siringa.....senz acca, errore di battitura come gli altri.

Citazione :

diciamo ad esempio per salvare la vita ad una persona te cara...io credo che in questi casi troviamo una forza particolare misteriosa e nascosta .

ho paura dell'acqua..Fiiumi, mare, lago...
Una paura giustificata, credo. Da bambina( circa 10/11 anni), ero al mare con un salvagente in vita e le correnti mi portarono lontanissimo..
Non riuscivano a venirmi a salvare a nuoto.
La paura mi è rimasta. Riesco anche a nuotare ma se mi renso conto che non tocco più vado giù come una pera cotta.
Eppure un giorno mio figlio ( aveva forse 5/6 anni...) strillò in acqua e non riusciva più a venire a riva..
Mi tuffai con occhiali e pareo per andarlo a prendere...Non ci pensai un attimo alla mia paura.

Jul...non parlarmi di iniezioni sulla pancia....ora me le fa mia moglie che ha imparato....per necessità

Come dice Danae ...la necessità ti fa fare tutto....anche salvare un figlio sapendo di poter affogare perchè si è...una chiappa a mare...

Se mi provocate vi racconto come e perchè imparai a nuotare.....

jà..faccelo sapere!

avevo 18 anni e non sapevo nuotare, anzi i giorni di mare per me erano stati pochissimi malgrado nato e residente a Napoli.

Una sera mi trovai ad una festa e ...cominciai a fare la corte da una ragazza che mi piaceva molto.....ed io non le dispiacevo...., lei stava con " baccalà2 che le faceva il filo...., lo distrussi in pochi minuti....

Ballando e parlando....mi disse che faceva nuoto agonistico e mi chiese se amavo il mare...." capperi..." fu la mia risposta ..." l'adoro..." ( che si faceva ...per una ragazza...).

" che stile ti piace di più...." ...mi chiese ed io..." lo stile libero..." dissi mentedo spudoratamente....

Credevo che " l'acchiappanza",....finisse quella sera con qulache effusione....

Non fu cosi....ad una settimana a mare per il periodo di Pasqua ...a Ponza.

Eravamo a dicembre....

Potevo mai perdere quella occasione e poi mi piaceva davvero...

Cosa fare?

Andai alla piscina Scandone a chiedere di potermi iscriver ad un coro rapidissimo..., non c'erano corsi disponibili...eccetto che " il corso di nuoto al salvamento dei carbinieri"...., ma era un corso che si svolgeva alle ....6 del mattino ed era molto riservato....

La mia fortuna fu che il commendatore Musso, celebrte allenatore e preparatore che dirigeva il corso ...si era riservato un paio di posti per persone sue non militi....e , quando sentì...il mio problema...., per solidarietà maschile mi ammisse...a condizione che ...passassi a prendere in auto alle 5 di mattina...dalla caserma presso cui stavano...due giovani carabinieri che dovevavo fare il corso.

Con la mia 500 blu, ogni mattina llae 5.... era dicembre ed era notte ancora..., passavo a prendere i ragazzi....e...arrivati alla piscina..., eccoci....

L'acqua era gelida perchè alle 56 non raggiungeva nacora la temperatura giusta...ma ...non c'ear alternativa. Ah l'amore vche fa fare.

Non si ammettevano esitazioni...o si nuotava o si affogava....era un corso a livello superiore...poi cominciarono a legarci una mano...poi due..., poi pesi....poi imparare a salvare le persone..., insomma divenni proprio bravo...e presi il brevetto dopo circa 4 mesi.

Arrivato a Ponza....mi sentivo sicuro...infin dei conti avevo fatto un mezzo miracolo...non avrei sfigurato con la campioncina regionale di dorso....

Prndemmo la barca...arrivammo su di uno scoglio meraviglioso, tempo calducccuio, sole e solo noi due...., lei si tuffò subito e nuotava come una sirean...a me prese la fifa....uan cosa è la piscina ..altra il mare che sai ....avere sotto una profondità di centinaia di metri...e si vedeva ....

" che fai non vieni ?..."..." tra un poco...mi tuffo "...., passarono due tre ore...il sole cominciava ad arrostirmi...ma la paura era maggiore del caldo...e poi stavo rischiando di dover confessare una bugia....

Avevo imparato bene a tuffarmi di testa...decisi...o affogo o mi salvo...ma la figuraccia non la posso fare.

Mi avvicino al ciglio dello scoglio...l'abisso....non ho il coraggio..., ed allora vedo a lato una decina di metri più in là...una insenatura tyra scogli molto vicini..., penso...là ....se mi va male...riesco ad aggrapparmi...., prendo la rincora e...mi tuffo di testa...in una insenatura di un paio di metri...roba dea campioni..., non mi fracassai la testa...ma lei capì....e confessai...,

Mi bastarono pochi minuti per prendere sicurezza e salvare l'onore...., però....

Quella sirenetta poi divenerà mia moglie...., confessai.

per farcelo capire bene....lo hai anche quotato per intero????
Ma comm' aggià fa' cu'tè!

mi autocecio..., avevo fatto molti errori...ma almeno ho tentato di correggere i principali...e poi pensavo di passare inosservato...o no?

ok ...ceci