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Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: La mia poesia di oggi Gio Apr 07, 2011 1:46 pm
Cesare Pavese
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Gio Apr 07, 2011 5:20 pm
E' bellissiima..
soleazzurro Moderatore
Messaggi : 1448 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 76 Località : napoli Umore : direi non male....
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Ven Apr 08, 2011 6:24 pm
amo particolarmente Cesare Pavese. Stupenda la poesia postata da SJ, tra le più belle.
Di Pavese mi piace rileggere spesso il Mestiere di vivere, nel quale si mette a nudo la grandezza e la gracilità di pavese Uomo.
La visione della vita di Pavese è drammatica ( come la fiolosofiia di Kiekegard )
Alcune frasi di Pavese tratte dal Mestiere di vivere :
« Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente]. »
« Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte »
Il suo Diario di vita dolorosa e sofferta si chiude così
« Tutto questo fa schifo. Non una parola. Un gesto. Non scriverò più. »
Poi si suicidò.
In Pavese ( ateo convinto ) c'è una ricerca ( per me ) disperata di Dio, di valori, di qualcosa per cui valga vivere oltre l'inutile stupido materialismo, forse sarebbe bastato poco per dargli ristoro e pace ma non riuscì a trovare niente per cui valesse la pena di vivere.
Io amo credere che vi sia un paradiso per questi Grandi e che il Signore sappia guardare nei cuori oltre le azioni.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Ven Apr 08, 2011 7:49 pm
Era deluso in amore, Cesare Pavese...amava una donna che non lo ricambiava.. Quella postata da SJ era l'ultima poesia di una serie triste...
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Napoletanità Mar Apr 12, 2011 11:35 am
un omaggio per voi amici
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Emozione Mar Apr 12, 2011 11:45 am
O culore d’e pparole (Il colore delle parole)
(Eduardo De Filippo 1900-1984)
Quant’è bello ‘o culore d’e pparole e che festa addiventa nu foglietto,
nu piezzo ‘e carta -
nu’ importa si è stracciato
e po’ azzeccato - e si è tutto ngialluto
p’ ‘a vecchiaia, che fa? che te ne mporta?
Addeventa na festa
si ‘e pparole
ca porta scritte so’ state scigliute
a ssicond’ ‘o culore d’ ‘e pparole. Tu liegge
e vide ‘o blù vide ‘o cceleste vide ‘o russagno
‘o vverde
‘o ppavunazzo,
te vene sotto all’uocchie ll’amaranto
si chillo c’ha scigliuto canusceva
‘a faccia
‘a voce
e ll’uocchie ‘e nu tramonto.
Chillo ca sceglie,
si nun sceglie buono,
se mmescano ‘e culore d’ ‘e pparole. E che succede?
Na mmescanfresca
‘e migliar’ ‘e parole, tutte eguale
e d’ ‘o stesso culore: grigio scuro.
Nun siente ‘o mare,
e ‘o mare parla,
dice. Nun parla ‘o cielo,
e ‘o cielo è pparlatore. ‘A funtana nun mena. ‘O viento more.
Si sbatte nu balcone,
nun ‘o siente. ‘O friddo se cunfonne c’ ‘o calore
e ‘a gente parla cumme fosse muta. E chisto è ‘o punto:
manco nu pittore
po’ scegliere ‘o culore d’ ‘e pparole.
Traduzione
Quant’è bello il colore delle parole, e che festa diventa un foglietto, un pezzo di carta –
non importa se è stracciato
e poi riattaccato - e se è tutto ingiallito
per la vecchiaia, che fa? che te ne importa?
Diventa una festa,
se le parole
che porta scritte sono state scelte
secondo il colore delle parole. Tu leggi
e vedi il blu vedi il celeste vedi il rossiccio
il verde
il paonazzo, ti viene sotto gli occhi l’amaranto
se chi ha scelto conosceva
la faccia
la voce
e gli occhi di un tramonto.
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole. E che succede? Una confusione
di migliaia di parole, tutte uguali
e dello stesso colore: grigio scuro.
Non senti il mare,
eppure il mare parla,
dice. Non parla il cielo,
eppure il cielo è parlatore. La fontana inaridisce. Il vento muore. Se sbatte un balcone,
non lo senti. Il freddo si confonde con il calore
e la gente parla come fosse muta. E questo è il problema:
nemmeno un pittore
può scegliere il colore delle parole.
soleazzurro Moderatore
Messaggi : 1448 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 76 Località : napoli Umore : direi non male....
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mar Apr 12, 2011 1:51 pm
Video davvero eccezionali di due poesie che amo molto. grazie SJ.
Enim MM
Messaggi : 1143 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 64 Località : prov. di Napoli Umore : ..............
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mar Apr 12, 2011 3:09 pm
due belle poesie, due grandi artisti... grazie SJ
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mar Apr 12, 2011 5:26 pm
Citazione :
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole. E che succede? Una confusione
di migliaia di parole, tutte uguali
e dello stesso colore: grigio scuro.
La parola è il dono più bello che Dio ci ha donato. le parole sono preziose, necessarie, colorate o nere come la pece...... Peccato che siano in pochi a saperle usare nella loro interezza...
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 13, 2011 1:17 pm
Per me che amo il teatro ... Eduardo è un mito ... Totò un pò meno .... però mi è piaciuta da morire la sua dedica alla città ...
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 13, 2011 1:26 pm
c’è sempre un motivo per andare e c’è sempre un motivo per restare amico mio
e in mezzo il cuore batte col rumore della cassa e in mezzo si combatte in mezzo il tempo passa perché questo cuore è vivo perché il cuore è una clessidra e ci sei tu e ci sono io e c’è la vita in un granello e poi l’amore, certo l’amore, sempre quello che distrugge e risolleva che esalta e che fa male ma rimedia alla tristezza di ogni attimo che fugge da sempre, sempre uguale come la brezza in mare aperto come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare e c’è un motivo per restare come posso darti torto ma per questo io ti dico (e non lo dico solo io) ti dico ama, ama fino in fondo che non sei ancora morto amico mio
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Tu non sai ... Mer Apr 20, 2011 12:15 pm
La trovo bellissima
Mou MM
Messaggi : 981 Data d'iscrizione : 21.01.10 Età : 71 Località : San Severo (Fg) Umore : Ok.
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 20, 2011 1:17 pm
SuonatoreJones ha scritto:
Per me che amo il teatro ... Eduardo è un mito ... Totò un pò meno ....
Hai ragione su Eduardo, chiaramente parliamo di teatro, io Totò non lo vedo proprio nel teatro. Sì, ha fatto qualcosa, a me non è mai piaciuto, Totò andava alla grande in altri contesti.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 20, 2011 3:28 pm
Mhhhhhhh..sarò impopolare ma anche io non ho mai amato troppo la comicità esagerata( tentava sempre di ridicolizzare tutti) di totò.... Ci sono stati film in cui, però, l'ho apprezzato moltissimo: I due marescialli, Arrangiatevi, I due Colonnelli...ma il mio preferito è "Una di quelle " Un film del 1953 diretto da Aldo Fabrizi. Il film è tratto da una novella di Giorgio Bianchi. Noto anche come "Totò, Peppino e... Una di quelle".
Trama
Rocco (Totò) e Martino (Peppino De Filippo) sono due ricchi possidenti che scendono dalla campagna in città in cerca di una serata a base di avventure. Maria (Lea Padovani) è vedova con un figlio a carico, indebitata col padrone di casa e cerca di tirare avanti col piccoli lavori di sartoria. Quella sera, riceve la visita di una vicina di casa che le consiglia di concedersi a pagamento perché è l'unico modo per una donna di trovare del denaro per poter vivere. Disperata dalla sua situazione personale ed economica, Maria, che è ancora una bellissima donna, decide di accettare il consiglio e si reca in un locale notturno, imbattendosi proprio nei due ricchi campagnoli. Il suo fascino discreto fa immediatamente colpo su Rocco, che la corteggia senza troppe remore e la invita a uscire dal locale per andare in albergo, chiedendo a Martino di aspettare il suo turno con la donna e di seguirli a distanza. Dopo aver cercato inutilmente di affittare una camera d'albergo, Maria decide di portare Rocco a casa sua. L'uomo, credendo di avere a che fare con una prostituta, le espone chiaramente le sue intenzioni, ma Maria, che è una donna troppo onesta per lasciarsi andare, è titubante. Quando sta per cedere alle avances dell'uomo, un vicino di casa suona alla porta, consegnandole il figlio (a lui affidato prima di uscire) che presenta i sintomi di un brutto attacco di febbre. Rocco inizia a comprendere la situazione e si precipita in farmacia alla ricerca di un dottore. Uscendo, incontra Martino, ma non gli dice nulla di quanto sta accadendo in quella casa, lasciandogli credere che si stia piacevolmente intrattenendo con la donna. Il dottore (Aldo Fabrizi) riconosce subito che le condizioni del piccolo sono gravi e manda Rocco a cercare una particolare medicina per evitare al piccolo un intervento di tracheotomia alla gola. Durante l'assenza di Rocco, Maria è disperata sia per paura di perdere il figlio che per timore che l'uomo non torni. Rocco invece riesce a trovare la medicina e torna giusto in tempo ad evitare il peggio. Passato il pericolo, il dottore, che scambia Rocco e Maria per marito e moglie, li invita ad andare d'accordo e prescrive una cura per madre e figlio. Rimasti soli, Maria e Rocco parlano ancora per poco, il tempo rimasto prima che il treno riporti l'uomo a casa. Maria ringrazia Rocco per quanto fatto nonostante si trattasse di una estranea, l'uomo la invita a riflettere sulla proposta di passare un periodo assieme al figlio in campagna, nella sua tenuta. Infine, le lascia una ulteriore somma di danaro sul tavolo di cucina. All'alba, i due si salutano e Rocco e Martino (il quale è rimasto all'oscuro di tutti gli eventi, cosa che ha portato a divertenti equivoci) si incamminano verso la stazione.
In questo film drammatico ho apprezzato tutta la grandezza di Totò che forse esagerava troppo spesso con il suo personaggio da burattino.
Mou MM
Messaggi : 981 Data d'iscrizione : 21.01.10 Età : 71 Località : San Severo (Fg) Umore : Ok.
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 20, 2011 4:07 pm
Danae ha scritto:
....( tentava sempre di ridicolizzare tutti) di totò...
Vero vero vero all'ennesima potenza, Danae ha ragione.
Premessa. Ne parlo perchè ho "seguito" Totò come non mai, ogni piccolo programma dedicato a lui rientrava nei miei gusti.
Il particolare: Nel film La banda degli onesti, Totò diede del "fesso" a Peppino De Filippo, era la scena in un bar. Nel copione, il termine sopraccitato non era previsto, tanto è vero che Peppino rimase un pò "impacciato", non s'aspettava da parte di Totò tale reazione. Lo scrivo perchè fu lo stesso Peppino De Filippo ad evidenziarlo in un programma.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mer Apr 20, 2011 4:11 pm
una curiosità sul film: Una di quelle...
Il film , come detto, ha un tono chiaramente drammatico, nonostante la presenza di Totò e Peppino De Filippo, protagonisti di pellicole ben più leggere. Peppino è comunque protagonista dei principali momenti ilari del film sia con Totò che con Aldo Fabrizi. L'attore e regista romano, che teneva molto a questa produzione ed aveva una grande stima di Totò (del quale era notoriamente un amico affezionato), ebbe col protagonista alcuni diverbi, in uno dei quali gli intimò di smetterla di fare il burattino, cosa che offese profondamente l'attore napoletano. Nonostante tutto, i due superarono le tensioni e portarono a compimento la pellicola
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Nazim Hikmet Ven Apr 22, 2011 1:34 pm
Alla vita
La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'al di là. Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non é uno scherzo. Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate, o dentro un laboratorio col camice bianco e grandi occhiali, tu muoia affinché vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia, e morrai sapendo che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi figli ma perché non crederai alla morte pur temendola, e la vita peserà di più sulla bilancia.
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Tagore Gio Apr 28, 2011 10:21 am
Chiederei ancora qualcosa se possedessi il cielo, le sue stelle e il mondo con le sue infinite ricchezze. Sarei però contento anche d'ogni piccola cosa se lei fosse mia.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Gio Apr 28, 2011 12:32 pm
Citazione :
Sarei però contento anche d'ogni piccola cosa se lei fosse mia
vero! quando hai ciò che ami.....ogni cosa ha un altro sapore
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Con una fronda di mirto giocava ed una fresca rosa;
e la sua chioma le ombrava lieve e gli omeri e le spalle.
aldo
Messaggi : 948 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 62 Località : monza e brianza Umore : disteso
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Lun Mag 02, 2011 7:13 pm
MI LASCIA SENZA PAROLE, SJ OGNI VOLTA CHE LA RILEGGO MI COMMUOVO NUOVAMENTE E DIVERSAMENTE GRAZIE, HAI ILLUMINATO QUESTA GIORNATA COSì BANALE UN SORRISO
soleazzurro Moderatore
Messaggi : 1448 Data d'iscrizione : 19.01.10 Età : 76 Località : napoli Umore : direi non male....
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Lun Mag 02, 2011 11:18 pm
stupenda.
Danae Admin
Messaggi : 2135 Data d'iscrizione : 18.01.10 Età : 64 Località : Caserta Umore : tiepido
Titolo: Re: La mia poesia di oggi Mar Mag 03, 2011 12:38 pm
Che bella....
SuonatoreJones
Messaggi : 489 Data d'iscrizione : 04.05.10 Età : 63 Località : il mio mondo Umore : tempestoso
Titolo: Nazim Hikmet Gio Mag 05, 2011 4:07 pm
Alle porte di Madrid
Non ascoltare le voci delle sfere dell'aldilà, né intrecciare nella trama delle righe, "poesie ermetiche" né cercare con pazienza di orafo rime graziose e fini espressioni, stasera, grazie al cielo, io sto più su. di tutto ciò.
Stasera io sono un cantastorie di strada. La mia voce è semplice, senza artifici, e tu non puoi udire la mia canzone...
È notte. Nevica. Tu sei alle porte di Madrid. Davanti a te hai l'armata dei nemici, che è venuta per uccidere tutto ciò che c'è di più bello: la libertà, il sogno, la speranza e i ragazzi.
E nevica. E forse, i tuoi piedi nudi gelano.
Nevica... Ed ecco, in quest'istante che io penso a te con tutto il mio cuore, forse una pallottola spezzerà la tua vita e per te non ci sarà più neve né vento né notte né giorno...
E nevica. So che anche prima di gridare "No pasaran" e di montare la guardia alle porte di Madrid, tu esistevi!
Chi eri, di dove sei venuto? Forse dalle miniere delle Asturie? Forse una benda insanguinata sulla tua fronte ha coperto una ferita che ti sei presa al Nord? Forse sei tu quello che per ultimo sparò nella notte che gli junker bombardavano Bilbao? O servivi come bracciante nelle tenute di un qualche conte Pernando Valesquero di Cortolon? O avevi una botteguccia alla Porta del Sole e vendevi le frutta dai colori spagnoli? Forse, non avevi alcun talento, o forse avevi una bella voce? O eri uno studente, un futuro giurista, e i tuoi libri sotto i cingoli d'un carro armato italiano son rimasti nella città universitaria? Forse non credevi in Dio, e forse invece portavi una piccola croce di rame a un cordino di seta?
Chi sei, come ti chiami, quanti anni hai? Non ho visto la tua faccia, e non la vedrò.
Forse essa ricorda le facce di quelli che batterono le bande di Kolciak in Siberia? O, in qualche tratto, tu ricordi coloro che sono caduti a Domlupinar?
O somigli a Robespierre? Non hai udito il mio nome, e non l'udrai.
Tra noi due, fratello, ci sono i mari e i monti, e le mie maledette catene, e le prescrizioni del comitato di non intervento... Non posso venire da te, non posso mandarti di qui né una cassa di cartucce né uova né un paio di calze di lana...
So che in questo gelo i tuoi piedi nudi, là, alle porte di Madrid, come due bimbi gelano al vento...
E so che tutto ciò che in questo mondo c'è di grande e di bello, tutto ciò che sarà fatto dagli uomini, tutta la Verità futura e la Grandezza, che io aspetto con tanta ansia nel cuore, tutto questo riluce nei tuoi occhi, sentinella mia, stanotte alle porte di Madrid...
E so che oggi non posso, come non potei ieri e non potrò domani, fare nient'altro che pensare a te e amarti.
SuonatoreJones
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Titolo: Mario Luzi Mar Mag 10, 2011 10:29 am
Natura
La terra e a lei concorde il mare e sopra ovunque un mare più giocondo per la veloce fiamma dei passeri e la via della riposante luna e del sonno dei dolci corpi socchiusi alla vita e alla morte su un campo; e per quelle voci che scendono sfuggendo a misteriose porte e balzano sopra noi come uccelli folli di tornare sopra le isole originali cantando: qui si prepara un giaciglio di porpora e un canto che culla per chi non ha potuto dormire sì dura era la pietra, sì acuminato l'amore.
SuonatoreJones
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Titolo: Milan Kundera Ven Mag 27, 2011 8:18 am
È un amore disinteressato: Tereza non vuole nulla da Karenin. Non vuole nemmeno l'amore. Non si è mai posta quelle domande che torturano le coppie umane: mi ama? Ha mai amato qualcuna più di me? Mi ama più di quanto lo ami io? Forse tutte queste domande rivolte all'amore, che lo misurano, lo indagano, lo esaminano, lo sottopongono a interrogatorio, riescono anche a distruggerlo sul nascere. Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogiamo qualcosa (l'amore) dell'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza
Benvenuti!!Cortesemente
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secondo le sezioni suddivise.
Grazie